Data: 05/12/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Strada parco, si inizia con i bus elettrici In attesa dei sei filobus, il Comune è pronto a sfruttare il tracciato in via sperimentale, utilizzando i 5 mezzi già disponibili dopo il ricorso accolto dal consiglio di stato
PESCARA Cominciare a sfruttare il tracciato della strada parco con cinque bus elettrici già nella disponibilità del Comune, in attesa che arrivino i primi sei filobus ibridi autosnodati, ordinati ormai diversi mesi fa. È l'idea dell'assessore alla Mobilità Luigi Albore Mascia. La decisione del Consiglio di Stato di riformare l'ordinanza cautelare del Tar di Pescara, che aveva sospeso la realizzazione dei lavori fino a ottobre 2022, accogliendo il ricorso del comitato Strada Parco Bene Comune che chiedeva di bloccare il via libera del ministero per le Infrastrutture e la Mobilità, per il transito della filovia sull'ex tracciato ferroviario, rimette di nuovo in discussione tutto. Ora la Tua, la Regione e i Comuni di Pescara e Montesilvano dovranno sedersi a tavolino per tracciare il cronoprogramma per portare a compimento il progetto atteso da 25 anni. «È prematuro», afferma l'assessore, «definire i dettagli su come verrà portato avanti il progetto. L'ordinanza del Consiglio di Stato è appena arrivata e bisogna che tutti i soggetti coinvolti si confrontino. Si può iniziare una sperimentazione di una mobilità infrastrutturale a Pescara, secondo gli obiettivi che prefissati 25 anni fa, prima di ottobre, quando resta fissata la sentenza di merito. Nessuno si aspettava il ribaltamento dell'ordinanza. Confidavamo in questo, ma non avevamo certezze che potesse accadere», ammette l'assessore. «I dettagli vanno messi a punto con cautela, riflessione e con tutte le misure di sicurezza». Una certezza per il Comune è di far partire, in una prima fase, non gli ibridi da 18 metri, ma i cinque bus elettrici di cui l'Ente si è appena dotato. Mezzi più piccoli che possono trasportare fino a 43 persone, di cui 11 sedute, (numeri ante Covid), e con un'autonomia di 150 chilometri. «L'arrivo di questi bus può essere provvidenziale per un utilizzo sperimentale. Sono mezzi che non fanno rumore, che non inquinano e che hanno anche una bella autonomia, che consente di ipotizzare una percorrenza importante, e che non hanno bisogno del tracciato filoviario. Stiamo realizzando la stazione di ricarica nella zona del tribunale nuovo, e nella programmazione di questo trasporto si può tenere conto anche dell'eco mobility point destinato ai mezzi elettrici della filovia e che potrebbe essere adattato anche alla ricarica, se necessario, di mezzi più piccoli. L'ordinanza di venerdì, che va a favore dei ricorrenti (Regione, Tua, Comune di Pescara e Comune di Montesilvano, ndc), ha in qualche modo azzerato la questione, cancellando quella sospensiva del Tar che inibiva qualunque iniziativa. Ora resta la causa con l'udienza di merito a ottobre, il che impone cautela. Prudenza che può ben essere assecondata nell'ipotesi di lavorare su una fase sperimentale».
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