Data: 07/11/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Strada parco, Pd e M5S riuniscono i comitati
MON TESILVANO Il progetto dei bus elettrici sulla strada parco arriva sui banchi della commissione garanzia. Su sollecitazione dei comitati cittadini interessati al tema, i consiglieri di opposizione del Pd e del M5S hanno promosso una seduta per fare chiarezza sulla stato dell'arte del progetto sul quale si attende il parere del ministero dei Trasporti in merito alla variante che prevede, da maggio 2021, il passaggio di autobus elettrici da Montesilvano a Pescara. Presenti, oltre al presidente della Commissione Antonio Saccone e ai commissari comunali Antonella De Cecco, Roberto De Pamphilis e Ivano Angiolelli, come portavoce dei comitati green way, e Giuseppe Di Giampietro, presidente del comitato cittadino Marina Pp1, mentre non hannopartecipato i rappresentanti della Tua e delle associazioni di categoria.L'incontro ha rappresentato l'occasione, per i comitati, di esprimere le proprie perplessità legate soprattutto alla mancata applicazione della procedura di valutazione di impatto ambientale e al timore che il tracciato mal si presti ad accogliere in sicurezza una metropolitana veloce di superficie. «Parliamo di mezzi che hanno un ingombro di circa 3 metri, compreso di specchietti e, in base al Codice della strada», ha evidenziato Angiolelli, «l'ampiezza richiesta è di almeno 7,50 metri, contro i 6,40 metri di alcuni tratti. C'è poi il problema legato alla guida magnetica vincolata, requisito tecnico ritenuto essenziale e determinante a luglio 2006 in sede di aggiudicazione della gara d'appalto europea del 2004». Tutte caratteristiche che, secondo i comitati, vanno ad aggiungersi alle deviazioni ad angolo retto e ai restringimenti, in particolare per Montesilvano all'altezza di via Tasso, passando per la velocità del mezzo e le tante barriere architettoniche. Di diversa idea Di Giampietro che ha ribadito il suo sì al completamento dell'opera, ritenuta «strategica per la città e per le aree limitrofe». I gruppi di opposizione, Pd e M5S : «Non siamo affatto contro il Tpl come strumento per scoraggiare la mobilità privata, tuttavia, alla luce delle tante discrasie di carattere tecnico che rischiano di minare il collaudo dell'opera, e prospettare un danno erariale, ci riserviamo, in attesa che il Ministero si esprima, di approfondire il tema all'esito delle interlocuzioni con Tua e con i tecnici dell'amministrazione comunale che hanno seguito la vicenda, verificando eventuali scadenze rispetto all'atto di concessione delle aree da parte del Comune a Tua. Nell'eventualità si potrebbero valutare alternative di mobilità pubblica sostenibile più "light»
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