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Data: 24/11/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Stop ai rincari A24/A25, sindaci soddisfatti Un passo avanti, ma i 108 primi cittadini annunciano: vigileremo fino all'approvazione della norma

L'AQUILA Bene la proroga della sospensione dell'aumento dei pedaggi autostradali, ma il livello di guardia resta alto. Sono 108 sindaci e amministratori d'Abruzzo e Lazio a dirlo in una nota congiunta, inviata al Centro da Alfonsino Scamolla, presidente del consiglio comunale di Pescina, e in cui, se da un lato viene espressa «soddisfazione per l'importante passo in avanti ottenuto nella battaglia iniziata circa due anni fa», dall'altro si auspica «una soluzione strutturale, con il blocco definitivo degli aumenti e la velocizzazione degli interventi per la messa in sicurezza della tratta autostradale A/24 e A/25». È stato compiuto «un importante passo avanti nella battaglia iniziata circa due anni fa: la proroga della sospensione dell'incremento dei pedaggi autostradali che restano ai livelli del 31 dicembre 2017 fino al 31 dicembre del prossimo anno. Un tempo utile», dicono i sindaci di Abruzzo e Lazio, «per consentire la conclusione dell'iter di approvazione del Piano economico finanziario da oltre 3 miliardi di euro, predisposto dall'ex ministro Toninelli e destinato alla messa in sicurezza dei grandi viadotti della tratta autostradale A24/A25, già inviato a Bruxelles il 28 settembre scorso per l'adozione definitiva». Gli amministratori locali ripercorrono le tappe della battaglia che ha portato alla proroga. «Era il 3 gennaio 2018 quando, indignati per il nuovo e inaccettabile aumento del 12,89% dei pedaggi autostradali, ci siamo riuniti per la prima volta a Carsoli per fare fronte comune e concordare una linea d'azione condivisa per bloccare i rincari che, per le già precarie e difficili condizioni delle nostre aree interne, rappresentavano un'ulteriore penalizzazione», ricordano i sindaci, «due anni di riunioni, decine di missive e istanze inviate a tutti i rappresentanti dei vari livelli istituzionali, di richieste negate di accesso agli atti, di incontri con i vari ministri dei Trasporti, di proteste e manifestazioni di piazza. Due anni in cui è stata data voce al disagio dei nostri cittadini costretti a subire lo scarso interesse delle istituzioni centrali nei confronti di questa problematica». Una «battaglia di civiltà, lontana dalle logiche di partito», la definiscono gli amministratori, «fino alla data dell'1 ottobre 2018, che ha sancito la neutralizzazione dell'ultimo aumento delle tariffe (12,89%) e il ritorno a quelle del 2017, a cui si sono aggiunte le ulteriori proroghe. L'ultimo blocco, il 21 novembre scorso, con l'approvazione in Commissione ambiente della Camera dell'emendamento al decreto sisma. Nel ringraziare quanti hanno contribuito a questo risultato, attendiamo comunque l'adozione definitiva del provvedimento da parte del Parlamento e la convocazione del ministro entro il 30 Novembre, per condividere il percorso amministrativo che dovrà portare al blocco definitivo degli aumenti e alla velocizzazione degli interventi per la messa in sicurezza dell'intera tratta autostradale. Manterremo alta la guardia, a tutela dei territori che rappresentiamo».


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