SAN SALVO Sono iniziati dall'abbattimento delle pensiline i lavori di riqualificazione della stazione ferroviaria di Vasto-San Salvo. Da qualche giorno lo scalo è circondato da impalcature per un intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria e di adeguamento strutturale per una spesa complessiva di 8 milioni di euro. Ad essere demolita è stata la copertura in cemento armato del binario 3 ed entro la fine del mese si procederà anche con la demolizione di quella del binario 2. Al momento è stata installata una pensilina provvisoria sulle scale che portano ai binari.I lavori rientrano nel progetto denominato "Easy station" e prevedono, oltre all'allungamento delle pensiline con box per i viaggiatori in attesa dei treni, anche l'adeguamento e sistemazione dei marciapiedi, l'abbattimento delle barriere architettoniche, l'istallazione di ascensori nel sottopasso per facilitare la discesa e la salita dei passeggeri, implementazione di dispositivi per l'informazione al pubblico e riqualificazione del piazzale esterno. Verrà inoltre ampliato il bar che sarà implementato del servizio di biglietteria, riaperto da un paio di mesi. «La stazione ferroviaria di Vasto-San Salvo in tempi brevi ora sarà adeguata ma soprattutto finalmente più accessibile abbattendo le barriere architettoniche e attivando anche percorsi tattili per non vedenti», ha dichiarato il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca dopo l'inizio dei lavori di riqualificazione programmati da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi). Il sindaco ricorda le battaglie portate avanti in questi anni insieme al presidente del consiglio comunale Eugenio Spadano per evitare la dismissione dello snodo ferroviario da e per la zona industriale, ma soprattutto i ripetuti viaggi ad Ancona per incontrare i vertici di Rfi della direzione della linea Adriatica che hanno permesso di destinare risorse per la stazione di Vasto-San Salvo altrimenti destinata a perdere qualsiasi prospettiva di valorizzazione. «Ora la nostra battaglia», conclude il sindaco, «deve proseguire per consentire nuove fermate dei treni a lunga percorrenza a tutto vantaggio di un territorio che ha bisogno di una mobilità non solo sostenibile ma anche veloce».