Arrivano le prime critiche pesanti sullo stato di degrado e abbandono della zona piazzale Kennedy e zona stazione ferroviaria di Avezzano: proprio il luogo dove è stato preso di mira e malmenato un carabiniere, dove c'è il sottopassaggio impraticabile e dove, lo abbiamo fotografato più volte, gli invisibili vanno a dormire in luoghi inimmaginabili. È il luogo più degradato del capoluogo marsicano dove una volta c'era una pattuglia fissa di vigili urbani.
«Un'offesa alla città», queste le parole durissime utilizzate dal Centro giuridico del cittadino con il portavoce Augusto Di Bastiano dopo aver ricevuto diverse lamentele e segnalazioni da parte di studenti, pendolari e da coloro che utilizzano il sottopasso per arrivare agli uffici pubblici nella zona nord della città, lamentele alle quali Di Bastiano ha dato seguito effettuando un sopralluogo e immortalandone lo stato. Per Di Bastiano «l'abbandono del retro della stazione ferroviaria è un'indecenza, la città non si riconosce, l'esposizione di cassonetti per la raccolta differenziata con annessa sporcizia sono un altro bel biglietto da visita, di certo non è un bel vedere e nessuno se ne cura». Il tutto quando è partita ufficialmente la campagna elettorale che dovrà portare entro settembre il nuovo sindaco e la nuova amministrazione a palazzo del municipio. Da questo punto di vista, aspetti come il decoro urbano e soprattutto la sicurezza tanto nelle ore diurne che in quelle notturne in uno dei crocevia più frequentati da chi si sposta ad Avezzano, hanno già cominciato a entrare nell'agenda politica dei diversi candidati.
E Di Bastiano coglie l'occasione per chiamare in causa non solo la politica ma anche il commissario prefettizio Mauro Passerotti: «Parliamo di un posto centralissimo, biglietto da visita della nostra città. Ci dicano dal Comune chi deve pulire quest'area e chi deve curarla quotidianamente, non è possibile sollecitare di continuo, è sotto la vista di tutti, non so se i vigili hanno il dovere d'intervenire per lo stato di abbandono di questo angolo della città. Si parla tanto di decoro urbano, di tenere il fronte strada dei nostri giardini o terreni in ordine ma il Comune non interviene».