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Data: 09/12/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Speranza a Marsilio: basta, ora ti portiamo dal giudice La polemica si sposta in Tv: il ministro lo attacca da Floris, il presidente gli ribatte Da Magalli e Sottile, poi dalla D'Urso e Vespa: tutte le tappe del botta e risposta

L'attacco al governatore arriva in serata, quando il ministro della Salute Roberto Speranza, in un passaggio dell'intervista a "Di Martedì", in onda su La7, parlando del caso Abruzzo e dell'ordinanza del governatore Marco Marsilio che ha disposto il ritorno in zona arancione nonostante il mancato placet del governo, afferma: «È chiaro che la porteremo davanti al giudice». Ma la replica del presidente arriva immediatamente, e lo fa attraverso Il Centro: «Il Governo ha deciso di percorrere la strada del ricorso al Tar per una pura questione di principio, di cui posso anche comprendere la ragione, che rischia di trasformarsi in un'impuntatura che può produrre l'effetto paradossale e irrazionale di riportare la regione in zona rossa», dice Marsilio. E aggiunge che tutto questo «quando, per stessa ammissione del Governo, ha ormai maturato i tempi per il passaggio in arancione. Le conseguenze le pagherebbero i commercianti». Si chiude così una lunga giornata in cui il dibattito si è consumato sugli schermi televisivi, con Marsilio protagonista di diversi programmi in onda sulle reti nazionali. Il governatore ha risposto alle domande e difeso la sua scelta sulla discussa ordinanza. Si è concesso prima ai quesiti di Salvo Sottile nella rubrica dello storico programma mattutino in onda su Rai 2, "I Fatti Vostri", condotto da Giancarlo Magalli. Nel primo pomeriggio è riapparso ancora sugli schermi Rai, ma stavolta sul primo canale, in collegamento per "Oggi è un altro giorno", condotto da Serena Bortone. Poche ore più tardi si è spostato su Mediaset nel programma di Barbara D'Urso, "Pomeriggio Cinque". E poi di nuovo in Rai, da Bruno Vespa, per un'intervista in onda nel corso di "Porta a Porta". Tutto questo mentre in serata arrivava l'annuncio del ministro nel talk show di Giovanni Floris su La7. «Noi chiediamo alle regioni di rispettare in maniera molto ferma le ordinanze che sto firmando a nome del Governo», ha dichiarato Speranza. «Le misure sono queste e le confermiamo, le norme restano queste».Quando Salvo Sottile in mattinata ha ricordato invece a Marsilio che i ministri Francesco Boccia e lo stesso Speranza hanno affermato che se ci saranno nuovi contagi dovrà prendersi lui la responsabilità dell'accaduto, la conseguente domanda è stata se sia pronto a farsene carico: «Se qualcuno vuole dire che le persone si contagiano per responsabilità del presidente della Regione, potrei chiedere di chi è la responsabilità delle altre 60mila persone già contagiate, visto che le norme le impone il Governo. Non scenderei su questo piano anche un po' meschino» ha risposto Marsilio. In "Oggi è un altro giorno", poi, si è infiammato il dibattito quando la deputata del Partito Democratico, Lia Quartapelle, ha accusato il presidente di voler fare solo polemiche come altri suoi colleghi. «Respingo questa barzelletta», ha replicato, «e non prendo lezioni da lei». Il suo pensiero su quanto fatto, Marsilio lo ha ribadito anche da D'Urso: «Non ho mai voluto sfidare il Governo, ho sempre collaborato e con lo stesso ministro Speranza ho rapporti cordiali», ha detto. «Io sono lo stesso che ha chiuso la Regione con netto anticipo. Sono una persona responsabile, sono uno che quando i propri medici e il comitato tecnico scientifico regionale gli segnalano il superamento delle soglie di allarme, non aspetta che il maestro gli dica di andare dietro la lavagna ma si mette in zona rossa da solo anticipando la cura». Il presidente si è ripetuto infine nell'intervista per Porta a Porta, dove però si è augurato che il Governo «non voglia insistere e trascinare alla contesa sul piano giudiziario ritrovandoci di fronte ai tribunali», anche perché «l'oggetto del contendere sarà cessato da qui a breve». Una auspicio definitivamente infranto con le parole del ministro Speranza giunte in serata.

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