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Data: 05/02/2021
Testata Giornalistica: COLLETTIVA
    COLLETTIVA

Sindacati: per scongiurare lo sciopero, riaprire la trattativa per il contratto

 

Ultimo treno per evitare lo stop nazionale di 4 ore proclamato per lunedì prossimo, 8 febbraio. Per i rappresentanti dei lavoratori, il rinnovo deve essere il primo passo di una seria riforma del settore messo in ginocchio dalla pandemia

“Asstra, Agens, Anav riaprano immediatamente il tavolo sul rinnovo del contratto scaduto da più di tre anni, chiudendo la parte economica riguardante gli anni pregressi e avviando contestualmente il confronto per il rinnovo del triennio 2021- 2023”. Lo chiedono unitariamente le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, spiegando che “se non riparte la trattativa non si potrà che effettuare lo sciopero proclamato nel trasporto pubblico per lunedì prossimo 8 febbraio”.

“Lo stop - spiegano i sindacati - a causa delle posizioni di Asstra, Agens e Anav, cadrà in una fase delicata del Paese e anche per questo confidiamo nella responsabilità delle associazioni che rappresentano le aziende di trasporto pubblico locale”.

È fondamentale riavviare il confronto – evidenziano i sindacati - in quanto il contratto nazionale è uno degli strumenti necessari al processo di cambiamento, accelerato dalla pandemia, e può assicurare, contestualmente a una riforma del settore che deve puntare alla razionalizzazione delle 1.200 aziende esistenti, una prospettiva a un servizio di trasporto pubblico di qualità ed efficiente per tutti gli utenti”.

Nelle scorse settimane i rappresentanti dei lavoratori avevano denunciato l'indifferenza di aziende e parti datoriali nei confronti della mobilitazione. Oltre ai problemi legati al rinnovo del contratto nazionale, in tutta Italia le maestranze hanno a che fare con stati di crisi, stipendi non pagati e mezzi obsoleti. Collettiva ha recentemente raccontato le storie di Actv, Atm e Cotrab.

Per le organizzazioni è il momento di mettere in campo una riforma organica del comparto per offrire un servizio efficiente e sostenibile, che eviti sprechi di risorse finanziarie, contrastando la frammentazione aziendale. Sono più di mille, infatti, gli operatori presenti nel nostro Paese.

 


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