Data: 22/10/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Silvi, il sindaco incalza le Ferrovie: servono le barriere antirumore Si riapre la trattativa per la sistemazione del terzo binario Potrebbe essere utilizzato anche per l'alta velocità
SILVI Il Comune di Silvi riapre la trattativa con le Ferrovie dello Stato per la sistemazione delle barriere insonorizzanti sul tracciato che attraversa la città. Dopo il nulla di fatto circa il possibile uso a parcheggio del terzo binario "morto" e sulla paventata decisione che questo possa essere utilizzato da parte di Fs per l'adeguamento della stazione alle esigenze connesse con l'alta velocità, il sindaco Andrea Scordella torna sulla necessità di ottenere le barriere antirumore per tutelare i cittadini che abitano nelle immediate adiacenze dei binari. L'obiettivo è quello di scongiurare l'inquinamento acustico causato dal passaggio frequente dei treni specie quelli ad alta velocità. Dice il primo cittadino: «Siamo in contatto con i responsabili di Fs per prevedere, in sinergia con quelle che sono le decisioni di ristrutturazione delle rete ferroviaria adriatica delle protezioni insonorizzanti laterali a basso impatto visivo dirette ad attutire il rumore causato dal passaggio dei convogli. Silvi rientra tra i Comuni che sono stati inseriti nei prossimi progetti di costruzioni delle barriere. Con Fs abbiamo anche un accordo in sospeso ossia quello dell'adeguamento del sottopasso di via Taranto che dovrà essere sopraelevato come quello dell'Expo 2000 a Silvi sud, che servirà al transito di bus , Tir e mezzi di soccorso che dalla statale 16 si immettono verso il lungomare». L'acquisizione da parte del Comune del terzo binario mirava a creare ben 125 stalli di sosta a pagamento proprio sull'area dismessa nel tratto che va dal sottopasso Romanelli fino a via Trieste, con l'obiettivo di decongestionare il traffico interno. Stalli utili anche in vista del restringimento della carreggiata per la costruzione della pista ciclabile. L'operazione naufragò nell'aprile dell'anno scorso quando Fs dall'analisi costi benefici ritenne il progetto non congruo aggiungendo anche ragioni connesse all'adeguamento della linea all'alta velocità. A questo si aggiunse la difficoltà da parte del Comune ad accedere a un prestito di oltre un milione di euro presso la Cassa depositi e prestiti.
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