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Data: 05/12/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Si schianta il bus dei turisti Muore autista di Sulmona. Di Marco aveva 63 anni. Sul pullman 50 passeggeri partiti da Pescocostanzo. I testimoni: «Una frenata, quel botto e le urla. Un dramma che non dimenticheremo»

SULMONA Una frenata brusca e un parabrezza che va in frantumi come la spensierata gita di un gruppo di turisti abruzzesi. Sono le 8.45 sull'autostrada A13 che collega il passo del Brennero con Innsbruck quando un pullman si schianta contro un Tir. Un urto violento, seguito dal tamponamento di un'altra auto. Ci si accorge subito della gravità dell'accaduto. Remo Di Marco, 63 anni, è in condizioni critiche. Scattano i soccorsi ma il suo cuore si ferma malgrado il tentativo di raggiungere il più vicino ospedale. A Sulmona, la sua città, la notizia comincia ad arrivare nella tarda mattinata. Un nuovo dramma la scuote in pochi giorni, dopo quello del maresciallo dei carabinieri Fabio Cicone morto durante un'ascesa sulla Maiella.Il gruppo era partito lunedì, dopo il ritrovo a Pescocostanzo, per visitare i mercatini di Natale tra l'Austria e l'Italia, prima Merano, poi Innsbruck, quindi Bolzano. Ieri mattina, nel viaggio verso l'Austria, il pullman sul quale c'era una cinquantina di passeggeri, la maggior parte proveniente da Pescocostanzo, ha tamponato un Tir. Il camion avrebbe frenato all'improvviso all'altezza della barriera di Schönberg, dove si era formata una coda. Probabilmente il fondo ghiacciato non ha facilitato l'arresto dei mezzi. Nell'urto, l'autista Remo Di Marco, che in quel momento si trovava al fianco dell'altro che guidava, stando a una prima ricostruzione fatta dalla polizia austriaca, è stato proiettato violentemente contro il parabrezza. Di Marco, con un passato nella polizia penitenziaria, da qualche anno era diventato autista di pullman. Soccorso prima dagli stessi passeggeri, e poi dal personale medico austriaco, l'autista è stato trasportato con l'elicottero all'ospedale di Innsbruck, dove è morto poco dopo. Sulle cause dell'accaduto sono in corso accertamenti. Secondo alcune testimonianze raccolte dagli agenti, poco prima dell'incidente Di Marco aveva avvertito un malore che lo aveva spinto a chiedere al collega 23enne di sostituirlo alla guida. Nell'incidente è rimasta coinvolta anche un'auto che seguiva il pullman, mezzo quest'ultimo di proprietà di una ditta dell'Alto Sangro. Ferita anche una donna 28enne alla guida della vettura. Dal racconto dei passeggeri, la tragedia poteva avere conseguenze ben più gravi se non fosse stato per l'abilità del giovane autista. Diversi viaggiatori hanno riportato escoriazioni e contusioni, anche se nessuno è stato trasportato in ospedale. Lievemente ferito anche l'altro autista di 23 anni. Quest'ultimo è stato sottoposto all'alcol test. Inoltre, gli accertamenti mirano ad accertare eventuali irregolarità sui permessi di guida. La comitiva era composta da un centinaio di persone su due bus, molte delle quali di Sulmona e di Castel di Sangro. La notizia dell'incidente e della morte del 63enne si è subito diffusa, prima a Pescocostanzo e poi a Sulmona. Il sindaco di Pescocostanzo, Roberto Sciullo, è stato per l'intera giornata in contatto con i suoi compaesani. «Si tratta di una tragedia che ci sconvolge e rattrista», afferma Roberto Sciullo, «una tragedia che colpisce una persona benvoluta, ma che colpisce profondamente anche la nostra comunità». La ditta si è subito attivata per organizzare il rientro dei turisti.

I testimoni: «Una frenata, quel botto e le urla. Un dramma che non dimenticheremo»

La notizia arriva nell'Alto Sangro in tarda mattinata, con un vorticoso giro di telefonate ai parenti da parte dei viaggiatori coinvolti nell'incidente stradale sull'A13.«C'è stata una frenata brusca, poi urla e quindi il botto, forte», hanno raccontato alcuni testimoni del dramma consumato sull'autostrada austriaca, «è stato terribile e ci siamo subito resi conto che era accaduto qualcosa di serio. Diverse persone sono rimaste contuse, anche se in modo non grave, soprattutto chi si trovava davanti al pullman. Abbiamo prestato i soccorsi, preoccupandoci delle condizioni dell'autista apparse subito serie. Un'esperienza choccante che non dimenticheremo. Dovevano essere giorni piacevoli, invece ci siamo trovati protagonisti di una tragedia assurda. I soccorsi sono arrivati subito ma per quell'uomo non c'è stato niente da fare. Ci siamo quindi messi in contatto con i nostri familiari per informarli di quanto accaduto», proseguono i testimoni, «non sappiamo quando potremo rientrare a casa, ma la ditta organizzatrice si è mobilitata subito per dare il massimo supporto».

 


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