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Data: 28/08/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Sì dei presidi ai due orari di entrata per le scuole di Teramo. Riunione con la Tua, alle scuole superiori le lezioni inizieranno per alcuni alle 8.05 per altri alle 9.30

TERAMO Assicurare al massimo la didattica in presenza. E' questo l'imperativo che ha portato i presidi degli istituti superiori cittadini a trovare un accordo sulle entrate e le uscite scaglionate da scuola, a partire dal 15 settembre, così da garantire alla Tua di poter effettuare il trasporto degli studenti nel rispetto delle normative anti Covid. Attualmente, infatti, gli autobus possono viaggiare con una capienza massimo al 50 per cento, insufficiente a trasportare i 7.500 studenti pendolari, su un totale di 12.053, che frequentano le scuole della provincia.Da qui la necessità di trovare soluzioni che garantissero alla Tua di effettuare almeno due corse distinte sulla stessa tratta per portare i pendolari a scuola. Soluzioni che però, per trovare attuazione, dovevano trovare l'accordo di tutti i presidi delle scuole superiori del capoluogo, che ieri mattina si sono riuniti attorno a un tavolo, insieme ad alcuni rappresentanti dell'azienda di trasporto, per cercare di trovare un punto di incontro. «In attesa di conoscere le ultime decisioni del comitato tecnico-scientifico», spiega la dirigente scolastica dell'Iis Delfico-Montauti, Loredana Di Giampaolo, «noi dirigenti scolastici, all'unanimità, abbiamo stilato un verbale che prevede due orari di ingresso differenziati, uno alle 8.05 con uscita alle 12.30 e uno alle 9.30 con uscita alle 14 con gli istituti che ovviamente dovranno poi rimodulare la didattica in base al nuovo orario».Al momento, ovviamente, si tratta ancora di una proposta, che dovrà comunque essere sottoposta all'attenzione dell'ufficio scolastico e che potrebbe essere modificata in ogni momento se dal comitato tecnico scientifico dovessero venir fuori nuove indicazioni sul distanziamento all'interno dei mezzi pubblici. Cosa che però, al momento, sembra improbabile. «Il diritto all'istruzione è primario e di conseguenza il nostro obiettivo primario era quello di garantire al massimo la didattica in presenza», sottolinea la dirigente dell'istituto Alessandrini-Marino Stefania Nardini, «per questo ci siamo confrontati tra dirigenti scolastici e con la Tua, muovendoci ovviamente entro i vincoli che ci venivano dalle esigenze della stessa azienda di trasporto, che per garantire le due corse necessitava di due ingressi a distanza di un'ora e mezza per poter effettuare due trasporti con lo stesso pullman». Da qui la soluzione di far entrare una parte degli studenti alle 8.05 e una parte alle 9.30, condivisa da tutti i presidi, con l'ora canonica di lezione che sarà ridotta da 60 a 50 minuti. La riduzione di orario dovrà comunque essere recuperata con la didattica integrata, che non si tradurrà necessariamente nella didattica a distanza. «Sarà un'occasione per valorizzare la didattica integrata», ha aggiunto Nardini, «in base alle varie forme che i diversi istituti riterranno più adeguate. Noi come presidi, fin dal primo momento, ci siamo mossi per assicurare il diritto allo studio, affrontando non solo il tema dei trasporti ma approntando i piani interni e cercando soluzioni per la carenza di aule, che ci portiamo avanti da tempo e che è legata a un problema generale di edilizia scolastica aggravata anche dagli eventi sismici».

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