Data: 12/08/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
|||||||||||
|
|||||||||||
Senza fondi 22 opere Il Pd e altri all'attacco Soldi del Masterplan: centrosinistra contro Marsilio e giunta
PESCARA «Che il presidente Marsilio fosse un alieno catapultato da Roma ci era chiaro fin dal momento dell'insediamento, ma che dopo oltre 18 mesi ci fosse questa totale incapacità di governare è davvero sorprendente, come è sorprendente la reazione nervosa che non fa altro che confermare i limiti di questa azione di governo». Non solo le opere del Masterplan che il governo regionale ha deciso di de-finanziare, il centrosinistra va oltre e attacca governatore e giunta su tutti i fronti. SENZA VISIONE. «Non c'è visione, non c'è strategia, non c'è programmazione. Non c'è un solo euro in più per una sola idea in più che ha portato il presidente romano Marsilio, che non conosce i problemi degli abruzzesi», dicono i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci e Marianna Scoccia. Gli esponenti di Pd, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo misto pongono dei quesiti specifici a Marsilio: «Perché sono state cancellate le risorse del Masterplan? Perché non c'è un solo atto di governo e di programmazione in due anni? Perché non ci sono risorse attrattive, in più, per questa regione? Perché non c'è lo straccio di una programmazione sanitaria? Perché non c'è lo straccio di una programmazione che riguardi rifiuti, ambiente, commercio e urbanistica?». CURA ABRUZZO. A detta del centrosinistra «erano vulnerabili su più punti le norme a sostegno di imprese e ripresa approvate in luglio, alcune delle quali sono state addirittura cancellate dal progetto approvato in Consiglio nell'ultima seduta». Per quanto riguarda il Cura Abruzzo 1 e 2, incalza l'opposizione, «dei 144 milioni annunciati solo un'esigua parte è arrivata a famiglie e imprese piegate dall'emergenza Covid e alle prese con una ripresa che si conferma dura e difficile, mentre 13 milioni già sono stati cancellati con le leggi correttive. Ritardi, mancate coperture e mancati pagamenti», dicono i consiglieri. MASTERPLAN. L'area di risulta di Pescara, il sistema irriguo del Fucino, il porto di Ortona, l'ex-manicomio di Teramo, l'ex ospedale psichiatrico dell'Aquila, gli interventi a Passo Lanciano-Majelletta: sono solo alcune delle 22 opere del Masterplan che la giunta Marsilio ha deciso di de-finanziare temporaneamente per poter dirottare i fondi europei all'emergenza Covid-19.«Duecentodiciassette milioni cancellati», affermano i consiglieri, i quali, mostrando le carte, aggiungono: «Al contrario di quanto dichiarato da Marsilio, il Governo ha dato la possibilità di scegliere, ma non ha obbligato alla rimodulazione. La verità è che sono incapaci di attrarre nuove risorse e così utilizzano quelle del Masterplan». COMITATO DI ESPERTI. Il centrosinistra critica anche le proposte del Comitato tecnico scientifico per la crisi post pandemia, definendolo «un organismo che polverizza la concertazione con parti sociali e associazioni di categoria e si sostituisce ai consiglieri di maggioranza e alla Giunta, elencando una lista di enunciazioni di principio e di indirizzo politico che evidentemente chi governa non riesce a produrre, un quaderno dei sogni che non indica coperture e tempi di realizzazione». SANITÀ. Per quanto riguarda la sanità «"arrivano nuove strigliate alla Regione dal verbale dell'ultimo tavolo di monitoraggio. Governance carente, per la prima volta dopo dieci anni deficit non coperto e pertanto sono state sottratte le risorse (30 milioni all'ospedale di Chieti), nuova e totale assenza dei documenti per la programmazione per i prossimi anni: ad agosto 2020 non c'è ancora il piano sanitario 2019-2021, non c'è rete ospedaliera e conseguente piano delle assunzioni», illustra l'opposizione. URBANISTICA E RIFIUTI. L'attacco alla giunta è a 360 gradi. Se per l'urbanistica «è rientrato il tentativo di portare in approvazione in pieno agosto un disegno sommario e fuori tempo», sul fronte rifiuti «cave dismesse rischiano di diventare discariche attive» con il testo di riforma della normativa regionale «che abbiamo bloccato».C'è poi la «maglia nera dell'Abruzzo» in tema di fondi europei, mentre viene definito «inaccettabile» il fatto che «da sei mesi i centri di supporto a disabili e famiglie siano chiusi su tutto il territorio». Critiche anche per la mancata stabilizzazione dei precari della sanità e in materia di commercio. POLEMICA SUI TONI. È polemica anche sui toni usati lunedì dal governatore, che ha definito «asini saccenti» coloro che «ci criticano».Parlano di «parole sorprendenti», gli esponenti del centrosinistra, perché «non conoscevamo Marsilio sotto il profilo di una mancata educazione». Sul caso interviene anche il segretario regionale del Pd, Michele Fina, secondo il quale «Marsilio non sa che negli Stati Uniti e in molti altri luoghi l'asino è orgogliosamente il simbolo dei democratici, per l'umiltà, il coraggio e la forza che rappresenta». Ricordando l'importanza dell'asino nella civiltà contadina abruzzese, il segretario sottolinea che quel termine «per noi non è un insulto, come lo sarebbe ignorante. Perché», afferma, «solo gli ignoranti possono non vedere o mistificare quello che sta succedendo sui fondi Masterplan». Fina ricorda inoltre l'incontro con il viceministro dell'Interno Matteo Mauri, in programma oggi, alle 18, in diretta Facebook sulla pagina del Pd Abruzzo. |
|||||||||||
www.filtabruzzomolise.it ~ cgil@filtabruzzomolise.it |