Data: 20/11/2021
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Scuole pericolanti e bus affollati in piazza la protesta studentesca
«Il nostro futuro cade a pezzi come i muri delle nostre scuole» e ancora: «Siamo il futuro che si ribella». Questi alcuni striscioni scelti dagli studenti per aprire il corteo di protesta partito ieri mattina alle 9,30 da piazza Garibaldi. Gli studenti hanno percorso le vie del centro cittadino per rivendicare il diritto di studiare in strutture adeguate e con trasporti efficienti. Erano circa duecento gli alunni armati di megafoni, slogan e striscioni. «Per l'ennesima volta siamo rientrati a scuola e tutte le carenze strutturali del nostro sistema educativo si sono mostrate - dice Riccardo Bascelli, rappresentante della consulta del liceo classico G.B Vico - scuole pericolanti, trasporti affollati e insufficienti, didattica nozionistica, diritto allo studio negato, sono solo alcuni dei motivi per i quali oggi le studentesse e gli studenti si sono mobilitati in tutta la regione. A Chieti i mezzi pubblici per arrivare a scuola sono sovraffollati e spesso prosegue il rappresentante della consulta del liceo classico noi studenti siamo costretti a chiedere ai nostri genitori, spesso lavoratori, di accompagnarci la mattina creando disagi. Nel cortile interno della nostra scuola una parte è transennata per il pericolo caduta di intonaco e persino tegole. Una situazione non più accettabile. Alle istituzioni conclude Riccardo Bascelli chiediamo ascolto, aiuto e comprensione. Se non aiutano noi studenti che rappresentiamo il futuro di questo paese si chiede il rappresentante degli studenti - chi altri dovrebbe esserlo?». |
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