TORTORETO A Tortoreto salta la nuova gara d'appalto per il trasporto scolastico, che nel frattempo vive anche il caos del contenzioso sul regolamento comunale davanti ai giudici del Consiglio di Stato.Nei giorni scorsi, infatti, l'ufficio municipale competente ha firmato una proroga di un anno del contratto con la ditta casertana Angelino che sarebbe scaduto il 31 ottobre, stanziando una cifra di poco inferiore ai 270mila euro. Secondo l'atto di proroga, a costringere l'ente a rinviare la nuova gara d'appalto è stata l'Agenzia regionale per l'informatica e la committenza, attraverso una nota (citata in parte, il resto celato dietro ad omissis) che parla di «problemi di carattere organizzativo». Il mega appalto quadriennale da un milione di euro, aggiudicato tra le polemiche nel 2015, nella sostanza diventa quindi quinquennale, con nuova scadenza fissata al 30 ottobre 2020. Ad aggiudicarsi il servizio nel 2015 fu in realtà la ditta Fratarcangeli, che poi però fu "licenziata" nel gennaio 2018 per «gravi inadempienze» dal Comune, il quale revocò il contratto e lo firmò con la ditta arrivata seconda nella gara d'appalto, la Angelino appunto. Anche quest'ultima è stata destinataria di alcune sanzioni da parte del Comune negli anni di servizio. L'ultima nel maggio scorso, per non aver garantito il trasporto scolastico in due giornate di aprile, a causa di un guasto al mezzo principale e della mancanza di un pulmino di scorta. I problemi incontrati negli anni dagli scuolabus di Tortoreto hanno provocato un vivace dibattito pubblico, con alcuni gruppi di opposizione che da tempo propongono il ritorno alla gestione diretta del servizio da parte del municipio, scontrandosi invece con la decisione del Comune di continuare per la strada dell'esternalizzazione e dare vita ad una nuova gara d'appalto. Negli ultimi mesi, inoltre, il servizio di trasporto scolastico è finito nel caos a causa del contenzioso legale scoppiato tra l'ente e una famiglia di Salino, che ha presentato ricorso contro il regolamento comunale approvato nell'aprile 2018 per razionalizzare le sei linee di scuolabus, che assegnava gli alunni residenti ad ovest del tracciato della A14 alle scuole del centro storico.A luglio il Tar ha riscritto il regolamento annullando la planimetria contenuta nel regolamento, mentre nei giorni scorsi la giunta del sindaco Domenico Piccioni ha deciso di impugnare in appello la sentenza davanti ai giudici del Consiglio di Stato, chiedendone anche la sospensione immediata dell'efficacia in attesa del dibattito nel merito e di un pronunciamento definitivo.