La giudice lo mette nero su bianco: «Il tribunale accerta e dichiara il comportamento discriminatorio del Comune di Montorio nell'aver adottato la delibera di giunta del 31 agosto 2022». La delibera dichiarata illegittima è quella - diventata un caso nazionale - che disciplinava l'accesso gratuito ai servizi di scuolabus e di mensa solo ai ragazzi con un genitore italiano o comunitario. Successivamente l'atto è stato rivisto, ma il ricorso presentato al tribunale civile di Pescara da Arci Abruzzo e Molise e Asgi (l'associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione) è andato avanti e pochi giorni fa la giudice Rossana Villani ha depositato il provvedimento. «Tale preclusione», scrive il magistrato nell'ordinanza che trae linfa da svariati pronunciamenti della Cassazione e della Corte europea per i diritti dell'uomo, «introduce inequivocabilmente una preclusione destinata a discriminare i fruitori dei servizi concernenti provvidenze sociali fornite dal Comune ai cittadini extracomunitari in quanto tali, violando così il principio di uguaglianza, in quanto introduce nel tessuto normativo elementi di distinzione arbitrari, non essendovi alcuna ragionevole correlabilità tra il requisito della cittadinanza italiana o europea e le altre condizioni positive di ammissibilità al beneficio».«Il giudice», commenta l'Asgi, « ha accolto il ricorso, dichiarando illegittima l'originaria delibera e ordinando al Comune di restituire i contributi eventualmente pagati, nelle more della revoca, dalle famiglie straniere. Resta solo da sperare che l'onere per una condotta così palesemente illegittima possa poi ricadere, eventualmente tramite un intervento del giudice contabile, sugli amministratori che hanno adottato la delibera e non sul bilancio comunale».