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Data: 02/04/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Scuolabus, duecento autisti senza le indennità di due mesi. Sit-in di protesta di lavoratori e sindacati che si appellano al prefetto per avere delle risposte. Problema causato dalla chiusura delle scuole e da un vincolo esistente nella legge di bilancio

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TERAMO Sono duecento in tutta la provincia di Teramo gli autisti e gli assistenti di scuolabus senza copertura economica per i mesi di febbraio e marzo: un disagio figlio di un cavillo e che ieri è stato oggetto di un sit-in di protesta organizzato dalla Filt Cgil seguito da un incontro fra una delegazione sindacale e il prefetto Angelo de Prisco. Due gli elementi che incrociandosi hanno determinato la paradossale condizione dei lavoratori: le scuole chiuse e un vincolo nella legge di bilancio. Lo stop alle lezioni in aula, a causa del Covid, ha infatti fermato gli scuolabus lasciando a casa autisti e assistenti che nella stragrande maggioranza dei casi hanno contratti a tempo determinato. Precari con stipendi spesso al di sotto delle settecento euro e che vengono contrattualizzati dalle ditte che hanno il servizio trasporto in appalto dai Comuni nei periodi in cui si svolgono le lezioni. Ed è per questo che in duecento si trovano in condizioni difficili: dopo lo stop natalizio sono stati richiamati al lavoro dal 7 gennaio. Ma la legge di bilancio che ha previsto gli ammortizzatori sociali Covid ne contempla l'attivazione solo per quanti risultino assunti a far data dal 4 gennaio. Tre giorni: una beffa. Ieri la Cgil ha deciso di scendere in piazza con un presidio in largo San Matteo. «Per un cavillo burocratico questi lavoratori si trovano in grande difficoltà. Abbiamo interpellato la politica e le istituzioni su questa situazione, ma ad oggi non abbiamo risposte», commenta Aurelio Di Eugenio della segreteria Filt, «c'è da sottolineare come molti di questi lavoratori non abbiano la forza di esporsi proprio per via della condizione di precariato: il timore di non essere richiamati al lavoro è forte. Noi siamo qui per rappresentare tutti loro». Dopo il sit-in una delegazione, composta da Di Eugenio e Mirco D'Ignazio, coordinatore regionale Inca Cgil, ha incontrato il prefetto e capo di gabinetto Francesco Baiocco. «È stato consegnato un documento in cui si riepilogano i termini della questione. Tematiche che la prefettura aveva già avuto modo di approfondire e di condividere con i referenti politici ed amministrativi del territorio, assumendo anche l'impegno di veicolare le richieste ai ministeri del Lavoro e della Pubblica Istruzione», hanno spiegato Di Eugenio e D'Ignazio, «la prefettura ha dimostrato la consueta attenzione e disponibilità alle problematiche sindacali». I sindacalisti hanno avuto un colloquio informale durante il sit-in anche con l'assessore all'istruzione del Comune di Teramo Andrea Core che si è detto vicino ai lavoratori e pronto a fare la sua parte per aprire un canale di comunicazione con il ministero.

02 aprile 2021 il centro

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Bando del Comune per affidare il nuovo servizio trasporto scolastico

TERAMO Il Comune di Teramo ha pubblicato il bando per l'affidamento del servizio scuolabus attualmente gestito dalla ditta Angelino. Il termine per le presentazioni delle offerte da parte delle aziende interessate è fissato al prossimo 12 aprile. Si tratta di un appalto della durata di due anni scolastici (con possibilità di rinnovo per un anno), dal valore di poco superiore ai due milioni di euro. Il servizio sul territorio comunale dovrà coprire 184.000 chilometri annui e garantire il trasporto di 283 alunni, dei quali 18 con disabilità, delle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado. L'attività che il vincitore della gara andrà a svolgere non potrà essere sub appaltata in alcun modo e per nessuno dei servizi. Non è escluso che l'attuale gestore presenti la sua proposta per continuare a lavorare su Teramo città. Negli ultimi giorni tuttavia fra i lavoratori della Angelino serpeggiano malumori per via del mancato pagamento degli stipendi di febbraio: il Comune ha garantito di aver liquidato il dovuto alla società affinché procedesse coi versamenti. Ci sarebbe stato un intoppo tecnico che, ad oggi, non ha però permesso ad autisti e assistenti di avere la mensilità

 

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