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Data: 02/09/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Scuola, pronti 350 autobus per i 6mila studenti pendolari Ma Comune e Provincia invitano i presidi a scaglionare gli orari d'ingresso per favorire più corse

PESCARA Un parco mezzi di circa 350 autobus per portare a scuola i circa 6.000 studenti delle scuole secondarie di secondo grado che ogni giorno viaggiano dalla provincia al capoluogo adriatico. È quanto stabilito nel piano varato da Comune, Provincia e Regione per consentire ai ragazzi pendolari di raggiungere in sicurezza le scuole in vista del rientro in classe, fissato in Abruzzo per il 24 settembre.Di capienza dei mezzi e frequenza delle corse, in accordo con i nuovi limiti di affollamento nel trasporto pubblico locale, fissati nella conferenza unificata tra Governo e Regioni all'80 per cento dei posti a sedere disponibili a fronte del 50 per cento previsto fino a qualche giorno fa, se ne è discusso ieri in un tavolo tecnico convocato dall'assessore comunale alla Mobilità Luigi Albore Mascia, al quale hanno partecipato anche rappresentanti delle istituzioni provinciali e regionali e delle aziende Tua e Trenitalia. L'obiettivo è adattare le linee guida nazionali alle esigenze del territorio, fermo restando l'obbligo di indossare la mascherina a bordo dei mezzi e di sanificare gli spazi. Nel piano, che nei prossimi giorni sarà messo nero su bianco dalla Regione, devono essere inseriti i numeri dei mezzi a disposizione, le nuove capienze e la frequenza delle corse per garantire a tutti gli alunni l'arrivo in classe in orario. Se, come fa sapere il responsabile di Tua per l'area Chieti-Pescara Raffaele Piscitelli, sono compresi tra i 250 e i 300 gli autobus messi a disposizione dall'azienda unica che si occupa del trasporto pubblico locale a servizio dei circa 6.000 studenti pendolari delle scuole secondarie di secondo grado di Pescara, oltre ad altri 90 mezzi privati che dovrà fornire l'azienda che si aggiudicherà il bando regionale in scadenza oggi (su un totale di 280 mezzi che viaggeranno in tutto l'Abruzzo per un investimento complessivo di 6 milioni e mezzo di euro), è sulla frequenza delle corse e sui tempi di percorrenza che si gioca l'intesa tra aziende di trasporto, amministratori e dirigenti scolastici. A questi ultimi, infatti, è stato chiesto un ulteriore sforzo «per armonizzare al massimo gli orari di inizio e fine delle lezioni con i tempi di percorrenza e quindi con le disponibilità di corse dei mezzi pubblici». In sostanza si tratta di far slittare l'orario della prima campanella di qualche scuola anche di un'ora o un'ora e mezza, in modo da consentire agli autobus in questo lasso di tempo di effettuare due corse tra i Comuni dell'hinterland e la città di Pescara, riuscendo a trasportare così tutti gli studenti e rispettando i limiti di affollamento previsti dalle norme anti contagio. «È il cuore del problema», si legge in una nota diffusa dal Comune, «che sia il sistema scuola che il sistema trasporti stanno affrontando con grande senso di responsabilità». «La possibilità che ci è offerta oggi di lavorare all'80 per cento di carico», evidenzia Piscitelli, «che poi se andrà bene sarà un 70 per cento effettivo, combinata con un 20 per cento di didattica a distanza e con un 5 per cento fisiologico di calo nell'utilizzo del mezzo pubblico, dovrebbe darci un buon aiuto. E un aiuto arriverà anche dalla prosecuzione del lavoro agile in molte aziende, che ridurrà anche il movimento dei lavoratori. Restano comunque tutte le difficoltà legate a turni e corse, che richiederanno uno sforzo organizzativo non di poco conto».Tra le ipotesi al vaglio, come rileva Albore Mascia, c'è la rimodulazione dell'offerta da parte di Trenitalia sia sulla direttrice adriatica e sia su quella Sulmona-Chieti, entrambe tratte di servizio per gli studenti che arrivano a Pescara dai centri vicini e da fuori provincia. «Su questo fronte lavoriamo ormai da un anno», dice l'assessore, «anche con scuole e aziende». Nei prossimi giorni è previsto un nuovo tavolo tecnico tra Comune, Provincia, Regione e aziende di trasporto, fissato al 14 settembre, prima dell'ultimo confronto aperto anche ai dirigenti scolastici in programma il 18 settembre, pochi giorni prima del rientro in classe.

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