TERAMO Incassa il reddito di cittadinanza ma fa anche il rider. Lo hanno scoperto di carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro, nel corso di controlli in città sull'attività dei ciclofattorini. Sulla posizione del rider sono state avviate ulteriori verifiche, ma nel corso degli accertamenti sono stati controllati altri 14 operatori impegnati in consegne a domicilio per conto di delle maggiori piattaforme nazionali del settore. L'operazione, che sabato a interessato tutt'Italia, prende le mosse da controlli avviati nel 2019 dai carabinieri e polizia locale di Milano, su disposizione della Procura lombarda, a seguito di una serie di incidenti stradali anche mortali in cui erano stati coinvolti rider. I controlli sono stati finalizzati a individuare forme di sfruttamento lavorativo realizzate attraverso la cessione delle credenziali di accesso alle piattaforme di food delivery per l'esercizio dell'attività di ciclofattorino. L'attività su scala nazionale ha portato all'individuazione, in 225 hot spot (punti di rintrovo degli operatori in attesa di ricevere ordini per le consegne), di 1.609 rider. È stata accertata la sussistenza del fenomeno della cessione di account trasversalmente sull'intero territorio nazionale, concentrato soprattutto nel Centro nord con le dinamiche già evidenziatesi a Milano, in quanto su 823 lavoratori stranieri controllati, 92 di questi sono risultati in cessione di account per una percentuale pari all'11,2 per cento. Accertate, inoltre, 23 prestazioni lavorative fornite da lavoratori non in regola con le norme di soggiorno e sono state avviate verifiche anche sul rispetto delle condizioni igieniche e di sicurezza.