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Data: 17/09/2019
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB
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Scissione Pd: D'Alfonso resta, D'Alessandro pronto a seguire Renzi?

L'AQUILA - Entra nel vivo la scissione del Pd, uno "spettacolo" diretto ed interpretato dal grande sostenitore dell'alleanza Pd-Movimento 5 Stelle, Matteo Renzi, che entro oggi dovrebbe formalizzare le coordinate del nuovo progetto di centrosinistra mentre tra i nomi dei renziani di ferro qualche parlamentare potrebbe abbandonare la nave dell'ex rottamatore.

Un ruolo decisivo nella partita potrebbe essere stato giocato dalle nomine dei sottosegretari e anche per questo motivo, in Abruzzo, mentre si fa sempre più insistente il nome del deputato Camillo D'Alessandro nelle fila del nuovo progetto politico, il senatore Luciano D'Alfonso, ex presidente della Regione Abruzzo, che nei giorni scorsi ha sostenuto la necessità di lavorare su un'alleanza a più livelli tra Pd e 5 Stelle, si affretta a rilasciare dichiarazioni poco fraintendibili.

"Come sempre sarò una infrastruttura del PD nella mia regione e in Senato.  Coltiverò idee, passione, letture e dedizione, senza rinunciare a prendere in giro con pensata irriverenza l’incapace di turno. Sosterrò il cantiere del Governo con entusiasmo e produttività. Parallelamente mi divertirò a ingrandire le inadeguatezze, aiutandomi con le mille letture fatte sulle qualità irrinunciabili della politica", dice D'Alfonso, che pure è un renziano di ferro, in un'intervista ad Affari italiani.

E per quanto riguarda la causa del traguardo sfumato venerdì mattina nel consiglio dei ministri, D'Alfonso sembra aver ben chiaro il nome del colpevole manovratore che avrebbe remato contro e, anche senza mai citarlo, si affaccia Giovanni Legnini, ex parlamentare e ex vice presidente del Csm, nonché ex sottosegretario, oggi consigliere regionale, anche lui dato a lungo come "papabile", che nei giorni cruciali per la formazione della squadra di governo ha potuto contare anche su un assist, piuttosto significativo, da parte del consigliere regionale M5S Sara Marcozzi, che ha pubblicamente lanciato un messaggio al governo giallorosso, a guida Giuseppe Conte, per ostacolare le nomina dell'ex governatore.

Ma se dalle ultime dichiarazioni rilasciate il senatore Pd, che quindi si definisce "infrastruttura" di quel partito, potrebbe portare avanti il progetto di un'alleanza più solida con il Movimento 5 Stelle, qualcun altro in Abruzzo potrebbe invece decidere di continuare a seguire Renzi.

Secondo le indiscrezioni riportate dall'Huffington Post, sono 16 i deputati che certamente lasceranno il Pd e ce ne sono altri che ancora non hanno sciolto la riserva. E tra i nomi che circolano in queste ore, mentre le trattative sono ancora in corso, c'è anche quello di Camillo D'Alessandro.

Comunque sia, “l’obiettivo è arrivare a venticinque deputati e poi a poco a poco svuotare il Pd”, spiegano fonti che in queste ore stanno lavorando alla svolta renziana. Anche due deputati e un senatore di Forza Italia sarebbero pronti a lasciare il gruppo berlusconiano.


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