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Data: 27/09/2019
Testata Giornalistica: RASSEGNA SINDACALE

Sciopero del clima, è il giorno della protesta globale. È il terzo appuntamento di un movimento di protesta che cresce sempre più. Lanciato dai giovani coinvolge segmenti sempre ampi della società civile in tutto il mondo. Massiccia la presenza Cgil.

 
Greta Thunberg (foto di Simona Caleo)

Tutto il mondo protesta per il clima. La situazione del nostro Pianeta è critica, ma certamente mai come in questi mesi è cresciuta la consapevolezza a livello globale che occorre fare qualcosa – e subito – per disinnescare quel conto alla rovescia che secondo gli scienziati potrebbe portare nel giro di qualche decennio, se non all’estinzione della vita sulla terra, certo a un suo drastico peggioramento di cui pagheranno le conseguenze i più deboli e indifesi. Il 27 settembre si svolge dunque il terzo “Sciopero globale per il clima” (Global climate strike), che fa seguito alle manifestazioni globali di venerdì 15 marzo e di venerdì 24 maggio, promosse dal movimento dei “Venerdì per il futuro” (Fridays for future, #FFF), nato a livello globale sull'esempio dell’attività di protesta (prima davanti al Parlamento di Stoccolma, in seguito in giro per le principali capitali mondiali) di Greta Thunberg.

Sin dall’inizio, la Cgil ha aderito e sostenuto questo movimento, con il suo segretario generale Maurizio Landini che lo scorso 19 aprile ha incontrato la giovanissima militante svedese nella sede della Cgil nazionale e in quell’occasione le ha conferito la tessera onoraria della confederazione. Insieme, Cgil, Cisl e Uil hanno presentato un dettagliato progetto per l'ambiente.

“La giustizia climatica è una sfida interessante che va affrontata tenendo assieme i temi ambientali e quelli del lavoro, senza alcuna contrapposizione. Per questo, in occasione del terzo Global climate strike, saremo al fianco dei giovani, degli studenti e dei lavoratori perché questa importante battaglia potremo vincerla solo se la combattiamo uniti”. È quanto si legge in una nota della Cgil nazionale.

Centinaia le “Assemblee per il Futuro” indette dalla Confederazione nei luoghi di lavoro dal Nord al Sud d’Italia (qui l’elenco in continuo aggiornamento); tra le tante quelle organizzate alla Ferrero di Potenza; alla Electrolux di Pordenone; alla Michelin di Cuneo; agli stabilimenti umbri della Colacem; alla Lidl di Pisa; a Ikea di Torino; davanti ai ai cancelli della Fca di Melfi e Pomigliano d’Arco sono previsti dei volantinaggi. Si aggiungono numerose iniziative organizzate a livello territoriale e categoriale, in particolare la Flc ha proclamato lo sciopero di tutti i lavoratori della conoscenza.

Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha lanciato un video appello a sostegno della mobilitazione e parteciperà all’assemblea con le lavoratrici e i lavoratori dell’aeroporto di Fiumicino, organizzata dal coordinamento di sito costituito da Filcams, Fillea, NIdiL, Filt, Fiom e dalla Cgil Roma e Lazio, e alla quale sono stati invitati a intervenire anche gli studenti attivisti per il clima. L’appuntamento è alle ore 14, presso la sala Meeting in via Stoppani, Fiumicino (Roma). La Cgil, insieme alle sue categorie, parteciperà ai cortei promossi dal movimento Friday for future. Una delegazione della Cgil nazionale sfilerà a Roma insieme ai giovani che partiranno da piazza della Repubblica alle ore 9.30 per raggiungere Piazza della Madonna di Loreto.

“Contrattazione, alleanze e mobilitazione sono strumenti essenziali per determinare la giusta transizione e per governare il necessario cambiamento del sistema economico e produttivo. Per il futuro del Pianeta - spiega la Confederazione - deve essere abbandonato il modello basato sulle fonti fossili, estrattivista, capitalista, consumistico e iniquo, e perseguito un nuovo modello di sviluppo sostenibile in termini economici, sociali e ambientali”.

Al terzo Global climate strike ha dato il proprio sostegno anche la Confederazione sindacale internazionale (Csi), che già il 26 giugno aveva lanciato una prima giornata di mobilitazione per il clima. Milioni di persone hanno preso parte alle mobilitazioni della “Settimana per il futuro”: grande partecipazione in luoghi chiave di tutto il mondo, da New York a Santiago, da Bruxelles a Parigi, a Johannesburg, a Berlino e a Londra. Tante iniziative anche in Africa, Canada e Asia.

Al centro della settimana di mobilitazione il vertice delle Nazioni Unite sul clima, che si è tenuta il 23 settembre a New York, convocato dal suo segretario generale per fare il punto sullo stato del cambiamento climatico e dell'attuazione dell'Accordo di Parigi e nel corso del quale Greta Thurnberg ha duramente ripreso i leader di tutte le nazioni.


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