LANCIANO «Se il futuro del trasporto merci viaggia soprattutto su rotaia, com’è giusto che sia, la Sangritana è pronta per un ruolo da protagonista ». Così Pasquale Di Nardo (foto), amministratore unico di Sangritana-Cargo, ieri mattina a Lanciano, sede storica della ferrovia abruzzese, sintetizza i progetti aziendali dopo l’emergenza Covid. Accanto a lui il presidente di Tua (Trasporto unico Abruzzo), Gianfranco Giuliante, e l’assessore regionale Nicola Campitelli. La Sangritana attualmente copre col trasporto merci, 600 mila chilometri all’anno di ferrovia, con un fatturato di circa 8 milioni. Al Nord arriva fino a Parma, al Sud alla fabbrica Fca di Melfi. In settimana, tra giovedì e venerdì, nel corso della due giorni del cargo, con l’intervento di player e partner internazionali, la Sangritana presenterà nella stazione di contrada Saletti, nell’area industriale della Val di Sangro, 2 nuovi locomotori Effishunter 1000 Cz Loko, del costo di 2 milioni e 200 mila euro ciascuno, che non solo svolgono attività di movimentazione, ma possono anche trainare convogli internazionali di carrozze fino a una lunghezza di 750 metri. E, sempre in Val di Sangro, sarà presentato il nuovo raccordo di 200 metri di ferrovia, costato 5 milioni e mezzo di euro, che consentirà i movimenti dei convogli di Rfi ed europei che superano di 700 metri. I fondi fanno parte del Masterplan Abruzzo. La piastra logistica sarà ampliata di 2 nuovi binari che permetteranno di comporre sia treni convenzionali che intermodali. «Questo intervento – sottolinea il presidente Giuliante - è stato fortemente voluto da Fca (nel Sangro Fca ha la fabbrica del Ducato con 7 mila dipendenti, ndr) ed è terminato nel mese di dicembre dello scorso anno. Adesso la stazione del Sangro è una delle prime, lungo il corridoio adriatico, a rispettare le specifiche tecniche europee». «La Regione – aggiunge l’assessore Campitelli – segue e appoggia con interesse i progetti del trasporto merci della Sangritana».