Data: 29/06/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Sangritana, agenzia viaggi chiusa. Restano a casa interinali e autisti
Nel centrodestra la Lega alza la voce: «Dalla Tua una decisione arbitraria che non è stata condivisa» LANCIANO Non c'è pace per la Sangritana, da mesi al centro del dibattito politico, e non solo, per via della decisione di Tua di cedere il 30% delle quote a un partner privato. La Lega, partito della coalizione di centrodestra che governa la Regione, ha annunciato la chiusura dell'agenzia viaggi e di noleggio bus gestite da Sangritana spa, che da lunedì lascerà a casa 5 lavoratori interinali e una decina di autisti. «Una decisione arbitraria e non condivisa con le istituzioni locali e i sindacati, ma esclusivamente con la società madre Tua», denuncia la coordinatrice del dipartimento Trasporti, infrastrutture e lavori pubblici della Lega, nonché consigliere regionale, Carla Mannetti, che chiederà la convocazione di una commissione ad hoc. Resta caldo, intanto, il tema del futuro della storica azienda frentana dopo la mancata cessione per via del bando andato deserto. Non è escluso che Tua tenti la strada della trattativa privata per trovare un partner industriale alla sua controllata. «Vanno riposizionati i rapporti tra Sangritana e la sua azionista», dice il commissario provinciale della Lega Chieti, Maurizio Bucci, in una conferenza stampa a Lanciano a cui partecipano anche il vice segretario provinciale Graziella Di Campli e l'ex consigliere regionale Fabrizio Montepara, «Sangritana va salvata, non deve essere la cassaforte finanziaria di Tua. Mi fa piacere che i nostri appelli siano stati raccolti da Fratelli d'Italia e dal Pd frentano. Quest'ultimo ha giustamente messo in evidenza che la spoliazione della società di trasporto parte con la creazione di Tua, dimenticando però di dire che questa operazione aveva un nome e un cognome individuabili proprio nel Partito democratico che guidava la Regione e nell'allora presidente della costituenda Tua, il professor Luciano D'Amico». Bucci ripercorre le tappe «dell'indebolimento di quella che fino ad allora era una florida e valida società di trasporto. Nel 2017, con una delibera regionale, si stabiliva il passaggio a Sangritana di alcuni servizi e tratte della Tua che decisamente non erano produttivi. Negli anni successivi all'azienda è stato imposto di rimodernare il suo parco mezzi, gravandola di ulteriori costi. Dal 2018 al 2021 la Sangritana ha subito una perdita secca di oltre 6 milioni di euro per operazioni che, si sapeva già, avrebbero portato simili risultati. Oltre a ciò, negli anni ci sono state altre operazioni a danno della Sangritana, che paga a Tua anche gli affitti della sede e l'uso della piastra intermodale di Saletti». Nonostante questo, leggendo numeri e dati in bilancio, non tutto è perduto: «La Sangritana è ancora una società solida e può diventare un gioiello del territorio», sostiene Bucci, «l'organico è passato da 47 unità del 2019 alle 100 del 2023. Nel 2019 il fatturato del traffico cargo era di 5,3 milioni di euro, lo scorso anno di 11,5 milioni di euro, tenuto conto anche del blocco del traffico ferroviario dovuto all'alluvione in Emilia Romagna, e nel 2024 si prevede di arrivare a 15 milioni. La Sangritana oggi da sola, senza ricevere alcun contributo dalla Regione, realizza ricavi da traffico superiori a quelli di Tua che, invece, gode di un contributo regionale di oltre 100 milioni annui». A margine dell'incontro con la stampa, Bucci, Mannetti e Di Campli si sono recati nella sede di Sangritana per chiedere formalmente il ritiro dell'ordine di servizio con cui il 7 giugno scorso «è stata arbitrariamente disposta la chiusura dell'agenzia di viaggi e noleggio bus. Una decisione non condivisa e dalle conseguenze dannose». «In commissione trasporti regionale chiederemo spiegazioni al presidente Marco Marsilio e agli assessori Umberto D'Annuntiis (trasporti pubblici) e Tiziana Magnacca (lavoro e attività produttive)», conclude Mannetti, «la Sangritana è in crescita esponenziale e noi ci impegneremo a sostenerla». |
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