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Data: 03/10/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO

Salvini commissaria la Lega in Abruzzo Finisce l'era Bellachioma. La decisione concordata tra il leader e l'ex coordinatore. E Fioretti non risponde a Marsilio

L'AQUILA Finisce l'era di Giuseppe Bellachioma: da ieri la Lega abruzzese è commissariata, così ha deciso Matteo Salvini. Ma per l'ex segretario regionale non c'è l'onta delle dimissioni imposte. La scelta di nominare il commissario, per mettere ordine, tagliare teste e punire chi si è macchiato di gravi scorrettezze, senza avvisare i responsabili regionali, è stata concordata tra Salvini, lo stesso Bellachioma e Luigi D'Eramo. Intanto Piero Fioretti è fuori, ma non risponde neppure al governatore Marco Marsilio che ieri ha formalmente sollecitato il diretto interessato e il resto del Carroccio abruzzese a fargli sapere le decisioni prese dal vertice del partito. Telefoni chiusi, bocche cucite, nessuna spiegazione: il commissariamento della Lega e le dimissioni di Fioretti, imposte da Roma, dove ieri l'assessore è stato chiamato a rapporto da sottoposti di Matteo Salvini, impegnato su più fronti, tra cui in Umbria per la campagna elettorale, debbono restare segreti. Anche Bellachioma sceglie il silenzio, ma alla fine la notizia trapela dopo una giornata di conferme e smentite. Contro Fioretti peraltro parlano anche le carte che hanno fatto infuriare Marsilio. Carte come il parere dell'avvocatura regionale che ieri ha decisamente bocciato, definendola illegittima, la nomina fortemente voluta proprio da Fioretti all'Asp Pescara, l'ente che si occupa dell'assistenza agli anziani e dei servizi sociali, che in passato erano assicurati dalle Ipab. La bocciatura spingerà il governatore a revocare la delibera regionale lunedì prossimo. Una revoca che rappresenta l'ultimo passo falso dell'assessore finito al centro del caso politico per aver fatto nominare la compagna, Caterina Longo, nella Commissione Stato Regioni. È la nomina che peraltro ha messo in forte difficoltà il segretario Bellachioma che, pur giurando di non saperne nulla, resta lo sponsor di Fioretti per averlo scelto come assessore esterno nell'esecutivo di Marsilio. Ma anche la Longo, avvocatessa rosetana, che non ha rinunciato alla sua nomina, è finita nel mirino dei leghisti abruzzesi, assessori e consiglieri, che stanno per consegnare al governatore la richiesta ufficiale di toglierle l'incarico nell'organismo sovraregionale. Alle 23 di ieri, infine, arriva la madre di tutte le notizie: l'Abruzzo commissariato. Ma l'addio di Bellachioma e la cacciata di Fioretti sono solo i primi atti di una resa dei conti clamorosa che l'opinione pubblica per ora non deve sapere.


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