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Data: 19/10/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Ryanair perde sugli aiuti di Stato La corte Ue dà ragione ad Alitalia

ROMA Ryanair non ce l'ha fatta: alla fine i due ricorsi in sede Ue contro Alitalia, per presunti aiuti di Stato italiani in violazione alle norme comunitarie, è finito con un buco nell'acqua. Gli aiuti concessi dai governi Conte e Draghi durante la pandemia da Covid-19 all'ex compagnia di bandiera, secondo la Corte di giustizia dell'Unione europea, sono compatibili con il mercato interno del Vecchio Continente.
La low cost irlandese contestava il via libera da parte della Commissione europea agli aiuti, ma secondo i giudici di Lussemburgo Alitalia giocava un ruolo importante per il servizio aereo e per l'economia del Paese, servendo oltre 100 destinazioni nel mondo e trasportando più di 21 milioni di passeggeri. Di conseguenza, osserva il Tribunale, sono chiari i motivi per cui l'Italia abbia scelto questa compagnia come unico beneficiario delle misure di sostegno. In particolare si parla del fondo da 350 milioni creato nel 2020 per aiutare economicamente le compagnie aeree viste le restrizioni ai viaggi.
LA SPIEGAZIONE - I vettori ammessi a ricevere i sostegni dovevano essere titolari di una licenza di trasporto aereo di passeggeri rilasciata dall'Autorità italiana dell'aviazione civile (Enac) e avere avuto l'affidamento di obblighi di servizio pubblico. Alitalia ha beneficiato di due misure di aiuto, per un ammontare rispettivamente di 73,02 milioni e di 199,45 milioni. Senza aprire la procedura formale d'esame prevista dal diritto europeo per gli aiuti di Stato, la Commissione aveva quindi ritenuto che le misure fossero sì un aiuto di Stato, ma non illegale. Ryanair si è opposta chiedendo che sia sempre seguito il principio classico della procedura d'analisi Ue e sostenendo che non ci fossero motivi sufficienti per giustificare il fatto che solo Alitalia abbia usufruito dell'indennizzo.
Il rigetto dei ricorsi, però, chiude definitivamente la partita, riconoscendo la straordinarietà della situazione pandemica e giustificando in tal senso il comportamento dell'Italia e della Commissione europea. Ryanair, però, non contesta le scelte italiane e comunitarie solo su questo fronte. L'ad Michael O'Leary ha più volte criticato alcuni aspetti del matrimonio Ita-Lufthansa (sul cui iniziale via libera si attende ancora l'ok dell'esecutivo comunitario). Nel mirino, in particolare, la presunta concentrazione di tratte e slot che si verrebbe a creare in alcuni aeroporti.
Per questo, con il supporto anche di Wizz Air ed easyJet, la low cost irlandese chiede al governo italiano di provvedere al ricollocamento di una parte degli slot una volta che Lufthansa avrà acquisito la maggioranza di Ita. Si parla di almeno un 20% degli slot di Linate, a Milano. Ma più in generale, come spiegato da O'Leary, verrà chiesto alla Commissione Ue di far rilasciare più slot, nel capoluogo lombardo e anche a Roma Fiumicino.
I POSSIBILI NUOVI INTERVENTI - I vertici di Ita sono però fiduciosi su questo passaggio, mentre attendono che si chiuda definitivamente il capitolo ricorsi degli ex lavoratori di Alitalia non passati alla nuova compagnia.
Con il decreto bollette di fine settembre il governo ha stabilito che le cessioni di ramo d'azienda di una società in amministrazione straordinaria possono essere fatte senza trasferire il personale,se si effettuano sulla base di decisioni della Commissione europea che escludano la continuità economica fra cedente e cessionario. Ancora non si esclude, però, il passaggio degli ex dipendenti di Alitalia ancora in cassa integrazione ad altre aziende pubbliche, come Ferrovie dello Stato. L'esecutivo italiano, intanto, non ha rinunciato all'idea di una stretta sui cosiddetti "costi nascosti" sui biglietti aerei, in primis delle low cost. In pratica un argine gli extra «esagerati» per bagagli, posti e check-in. Il ministero delle Imprese, guidato da Adolfo Urso, sta studiando un provvedimento ad hoc per il 2024. Si punta in generale a fermare pratiche come l'addebito di tariffe aggiuntive per il bagaglio a mano trasportato in cabina, il pagamento di posti adiacenti per i minori o i passeggeri disabili e l'impossibilità di fare pagamenti in contanti negli aeroporti. Si valutano anche nuovi poteri sanzionatori per l'Antitrust.

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