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Data: 05/02/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Roma-Pescara, D’Alfonso «Ecco i soldi per partire». Il deputato democrat: «La Regione ha in pancia circa tre miliardi. Il governatore Marsilio deve dire quali risultati ha ottenuto con Salvini»

PESCARA Il punto si farà il prossimo mese di marzo, quando gli incontri tra il Ministero delle Infrastrutture e le Regioni serviranno a definire il pacchetto delle opere strategiche da collocare nella nuova programmazione triennale. Luciano D'Alfonso, deputato del Pd, si augura che fra queste ci sia anche la nuova linea ferroviaria Pescara-Roma per uscire dalla tiritera, espressione sua, che caratterizzerebbe l'intera vicenda. Una infrastruttura ritenuta strategica anche dall'Europa come asse di collegamento orizzontale tra il Tirreno e l'Adriatico. Non solo per consentire all'utenza di Lazio e Abruzzo di percorrere in un'ora e 58 minuti un tratto di circa 200 km, contro le 3 ore e 22 minuti di oggi. Ma come appendice necessaria al completamento del Corridoio Baltico-Adriatico nella direttrice Est-Ovest, con i porti di Civitavecchia e Ortona a giocare ai due estremi la partita del trasporto intermodale.
CHIARIMENTI - Troppe, però, secondo D'Alfonso le cose ancora da chiarire sul destino dell'opera. Alle quali neanche il recente incontro del 25 gennaio con il ministro Salvini avrebbe dato risposte: «Gli esiti strabilianti di quell'incontro incalza il deputato è che la Regione Abruzzo ha riportato a casa un'esperienza gradevole, fatta di saluti, abbracci e convenevoli, ma di questa passeggiata selettiva non si sa altro. Riscontriamo solo la volontà di mantenere segreti, dopo una settimana, i risultati straordinari raggiunti». Il tempo però stringe. D'Alfonso ricorda che a marzo inizieranno gli incontri con le Regioni per collocare le risorse del nuovo piano triennale degli investimenti strategici. Da qui l'invito al presidente Marsilio: «Faccia una scelta di campo in questo ultimo anno di legislatura: indichi 4 priorità soltanto, senza presentarsi al ministero con una lista Porcellum». L'altro suggerimento è di mettere in campo almeno il 40% delle risorse della programmazione europea e del Pnrr nella pancia della Regione (circa 3miliardi di euro) per dare copertura immediata all'apertura dei primi cantieri della Roma-Pescara, dopo avere ricordato che «la velocizzazione del tracciato trova già una sua prima copertura, per 1,5miliardi di euro, nel contratto di programma stipulato dalla Regione con Rfi tra il 2016 e il 2017». Quanto ai contenziosi con i tre Comuni che continuano a osteggiare il progetto per ragioni legate al tracciato, D'Alfonso invita anche qui a uscire dalla passività che avrebbe caratterizzato sino a oggi il decisore politico: «Dove c'è discussione si entra nel merito, si facilita l'ascolto», ricordando che «i tracciati delle grandi infrastrutture sono definiti dalla Regione, in coerenza con il dettato della Carta costituzionale, mentre i Comuni hanno la prevalente competenza urbanistica. Detto questo - sottolinea ancora D'Alfonso - le osservazioni che arrivano dai territori vanno riconosciute e, se compatibili, accolte, soprattutto quando gli spazi e le risorse lo consentono».
RIASSUNTO - Volendo riassumere: «La Pescara-Roma può diventare realtà senza il bisogno di inventare problemi superabili e venendo incontro anche alle necessità dei Comuni. Proprio perché ci sono le risorse, i poteri speciali, le procedure dedicate. Nessuno insiste il parlamentare può trattare l'Abruzzo come il territorio di Fontamara, invocando lo spauracchio della perdita dell'opera, scegliendo di evitare di entrare nel merito delle osservazioni che arrivano dai territori». Poi D'Alfonso si rivolge direttamente al ministro Salvini: «Ha iniziato l'attività politica facendo il consigliere comunale, la sua esperienza non va utilizzata per una semplice stretta di mano. Mi fido di lui perché non è un extraterrestre come gli ultimi che lo hanno preceduto al Dicastero dei Trasporti. Il punto aggiunge - si pone se la Regione chiede incontri da caffè e riporta a casa saluti, carezze e convenevoli senza sostanza, come è accaduto il 25 gennaio». La fotografia sulla Pescara-Roma è dunque questa: ci sono tutte le condizioni per inserire il progetto della nuova linea ferroviaria tra le opere strategiche che fra poche settimane dovranno essere discusse al ministero, mettendo sul tavolo l'anticipazione dei fondi necessari a vedere gli operai in tuta nei primi cantieri, almeno là dove il terreno è sgombero dal braccio di ferro con i sindaci.

05 febbraio 2023 il messaggero

 

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