Data: 13/06/2020
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB |
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Roma-L'Aquila, «Necessaria prenotazione» direttore Tua replica a sindacati Di Pasquale, «In pochissimi non lo fanno, stiamo implementando software, in fase emergenza prioritario conoscere domanda effettiva di mobilità»
L'AQUILA - "Sono pochissimi i clienti deIl’autoIinea L’Aquila-Roma che non prenotano per tempo le corse di interesse, il cui comportamento potrebbe determinare incertezza nella programmazione di corse aggiuntive. Proprio per questo è in atto un'implementazione di funzioni aggiuntive sul software prenotazioni”.
Lo scrive in una nota il direttore generale di Tua spa, Maxmilian di Pasquale, ha indirizzato alle organizzazioni Sindacali e, per conoscenza al Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Abruzzo con delega ai Trasporti Umberto D'Annuntiis, in merito alla linea commerciale L'Aquila-Roma. I sindacati hanno denunciato che “le corse riattivate risultano essere ancora insufficienti alla richiesta di mobilità tra L'Aquila-Roma, nonostante il calo dell’utenza per effetto sia del periodo estivo e per le misure legate allo stato di emergenza". In un intervista ad Abruzzoweb, Di Pasquale aveva spiegato che il servizio su gomma in Abruzzo è ripreso per il 70%, sia a livello urbano che extra-urbano, il servizio ferroviario all’80%. L’utenza è invece al 15%. Questo significa che in questa fase l’offerta è di gran lunga superiore alla domanda”. Il problema è che treni e autobus in circolazione viaggiano con posti a sedere fortemente ridotti. "Possiamo utilizzare, per garantire le distanze di sicurezza pari ad un metro in tutte le direzioni, un posto a sedere su quattro, e in alcuni mezzi un posto su cinque”. Il crollo dell’utenza ha anche informato, ha determinato un mancato incasso in termini di biglietti venduti di 10-15 milioni, e sarà pertanto inevitabile e provvidenziale il ristoro dal parte del governo che ha già stanziato 550 milioni di euro, ma su un fabbisogno stimato in 1,5 miliardi per tutta Italia. E hanno contestato la riduzione dei posti al 20% per garantire in distanziamento di sicurezza no-covid, che “sommato alle corse non riattivate lascia l’utente a terra, costringendo gli abbonati a Tua ad utilizzare altri vettori per rientrare nella città che hanno lasciato al mattino”. Citano l’ordinanza regionale 62 in cui si afferma che ‘’Fermo restando quanto disposto dalla normativa nazionale riguardante il rispetto del distanziamento interpersonale, pari ad 1 metro, per garantire il rispetto della stessa a bordo mezzo, la capacità massima dei mezzi di trasporto non deve di norma essere superiore al 40% del totale dei posti a sedere e del 15% dei posti in piedi, ove previsti. I posti in piedi devono essere contrassegnati con segnalazione da disporre sul pavimento.’’ Infine il sindacato denuncia che la Tua utilizza mezzi e personale dedicato al servizio Tpl per effettuare servizio Bis su linee commerciali”, ed evidenzia che “la disposizione in deposito dedicata al servizio commerciale poteva essere riattivata e utilizzata o richiamare il personale commerciale in ferie”. Nel rispondere alla nota dei sindacati, Di Pasquale premette innanzitutto che “l’organizzazione aziendale è ovviamente orientata ad assicurare il miglior servizio possibile, nel rispetto delle limitazioni imposte dalle norme emanate per Io stato di emergenza nazionale in atto”. Ricorda che nelle ordinanze della Regione 62 e anche 70, “permane il limite stringente di capienza della clientela ammessa a bordo, ossia il rispetto del distanziamento sociale di 1 metro tra persone munite di mascherina”. Risulta poi per il dg, “essere ben noto alle rappresentanze sindacali, come l’utilizzo del personale dedicato al solo servizio Tpl, a disposizione inoperosa in deposito, all’effettuazione di corse aggiuntive a quelle programmate per la linea in oggetto, abbia carattere di eccezione, con incidenza assolutamente sporadica ed inequivocabile individuazione in sede di contabilità separata”. Ne consegue, peraltro, “un utilizzo fattivo in attività di guida delle ore di sosta inoperosa in deposito, non altrimenti impiegabili". E assicura: "risultano del resto pochissimi i clienti deIl’autoIinea L’Aquila-Roma che non prenotano per tempo le corse di interesse, il cui comportamento potrebbe determinare incertezza nella programmazione di corse aggiuntive. “Proprio per ovviare a tale incertezza operativa, che andrebbe a gravare sui costi non altrimenti giustificabili, a maggior ragione nello stato di attuale emergenza, è in atto un'implementazione di funzioni aggiuntive sul software prenotazioni, finalizzato ad una conoscenza oggettiva delle reali necessità di mobilità, in modo da avere certezza di programmazione ed effettuazione del servizio”, conclude Di Pasquale. |
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