Condividi: Bookmark and Share
Stampa:
Data: 17/02/2021
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Roma, i binari sono vecchi I tram andranno a 5 all'ora. Dagli autobus in fiamme alla metro “a singhiozzo” Il trasporto è un’odissea

17 febbraio 2021 il messaggero roma
 
 
Dagli autobus in fiamme alla metro “a singhiozzo” Il trasporto è un’odissea
 
ROMA Flambus, metro a singhiozzo e stazioni off limits: sono ancora molti i nodi da sciogliere nel sistema dei trasporti della Capitale. Mentre procede a rilento il concordato fallimentare. Il piano di rientro studiato nel 2017 per salvare dalla bancarotta Atac che sta procedendo tra «significativi ritardi e criticità », come scrivono i commissari. FLAMBUS L’ultimomezzo finito nello sfortunato elenco dei “flambus”è dello scorso 15 gennaio. A Primavalle un bus della linea 916 ha preso fuoco mentre era in servizio. Il primo del 2021 che si aggiunge alla drammatica stimadell’anno precedente. Quando sono finiti divorati dalle fiamme 28 mezzi della flotta. Mentre sulla lunga catena di episodi del 2019 la Procura di Roma ha aperto un fascicolo d’inchiesta. Per i 23 flambus del 2019, i giudici capitolini hanno aperto un fascicolo d’inchiesta per incendio colposo, disastro colposo e attentato alla sicurezza. Nel mirino dell’inchiesta ci sono ora 12 funzionari che dovranno presentare le carte su lavori di manutenzione e commesse per i pezzi di ricambio.
RITARDI E CHIUSURE Disagi e rallentamenti si registrano anche sul servizio della metropolitana. La causa? Interruzioni dovute a guasti della rete: l’ultima del primo febbraio, quando per tre ore 13 stazioni della Linea A sono rimaste bloccate. E poi ci sono i lavori programmati, previsti nel concordato fallimentare ma in ritardo. Nello specifico gli impianti delle scale mobili arrivati a “fine vita”. Interventi partiti ma che procedono a rilento. Così come si legge nella lettera di sollecito inviata dai tre giudici fallimentari ai vertici dell’azienda. Perciò, dallo scorso 29 novembre, resta chiusa la stazione Policlinico della Linea B. Una chiusura per consentire la sostituzione delle scale mobili. Ma i lavori sono ancora in corso e da quanto accertato sono state sostituite «sole due scale mobili su 4, di conseguenza non sarà possibile riaprire la stazione per mancanza dei necessari moduli di emergenza». Ancora interventi, che rientrano in un secondo contratto già stipulato e che prevede la sostituzione degli impianti anche nelle stazioni Castro Pretorio e Bologna con una durata di 334 giorni. Anche in questo caso però non mancano in problemi. Secondo le carte studiate dai tecnici, non è stato ancora sottoscritto il contratto. Di conseguenza la stazione resta chiusa e restano incerti i tempi per la riapertura. Infine i viaggi a “singhiozzo” e corse saltate a causa dei mezzi ormai vecchi e da sostituire. Con una riduzione del servizio, se la municipalizzata non interverrà sulla flotta, del servizio dell’11% per i viaggiatori.

www.filtabruzzomolise.it ~ cgil@filtabruzzomolise.it