Erano annunciati subito dopo la festività del Primo maggio e così è stato. Sono ripresi i lavori al cantiere della filovia sulla strada parco, attività subito intercettata dai comitati No filovia che su facebook hanno dato conto della situazione. Inevitabili i commenti di denuncia, ma anche di scoramento, da parte di chi da anni - come il comitato Strada parco bene comune - si batte contro questa infrastruttura sia per i costi elevati, sia per l'impatto che, dal proprio punto di vista, avrà sull'ex corridoio verde. Del tutto opposta la visione dei vertici di Tua, società di trasporto regionale che con la Colas Rail Italia sovrintende alle attività di cantiere e che, sostenuta dall'amministrazione comunale e dalla Regione, lavora per offrire quanto prima il nuovo servizio di collegamento pubblico dai grandi alberghi di Montesilvano alla stazione ferroviaria di Pescara centrale, per proseguire poi con i lotti successivi fino al nuovo tribunale e verso l'aeroporto. La ripresa dei lavori, tra Pescara e Montesilvano, è stata possibile grazie alla sospensiva concessa dai giudici del Consiglio di Stato in accoglimento del ricorso presentato da Tua, Regione e Comune, al fine di evitare un ammaloramento del materiale custodito nel cantiere stesso. Resta tuttavia aperta la battaglia legale più importante, che in primo grado ha visto il Tar accogliere il ricorso (ritenuto fondato nei contenuti soprattutto legati alla presunta carenza di sicurezza) presentato dal comitato Strada parco bene comune. L'ultima parola spetterà ancora ai giudici del Consiglio di Stato (l'udienza è in agenda per il 18 luglio) nei quali le pubbliche amministrazioni locali ripongono grande fiducia, nella certezza di realizzare un servizio di trasporto pubblico utile alla collettività e soprattutto all'ambiente perché dovrebbe ridurre di molto l'ingresso di auto private in centro città.