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Data: 27/04/2020
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Rimane l'autocertificazione dai parenti con mascherina Non ci si sposta tra Regioni. Riaprono i parchi. Dal 1° giugno ristoranti bar e parrucchieri

 
ROMA Giuseppe Conte l'aveva detto: «La fase 2 non sarà un liberi tutti». E non lo sarà affatto. Qualche allentamento scatterà nei settori produttivi che, con le dovute regole di sicurezza, torneranno in attività dal 4 maggio riportando al lavoro 2,7 milioni di persone (su 8 milioni attualmente fermi): manifatture, cantieri edili e reti di vendita collegate.
Per poter riaprire, le imprese dovranno avere una sorta di patente di sicurezza: termoscanner all'ingresso, sanificazione dei locali, mascherine e guanti per i lavoratori. La riapertura delle aziende è anche legata alla capacità della Regione in cui si trovano le imprese di garantire un'adeguata capacità dei servizi sanitari territoriali e di controllo dei dati dell'epidemia. In più su queste riaperture peserà anche l'attuazione dei protocolli di sicurezza per i trasporti.
Un allentamento, ma solo lieve, del lockdown riguarderà gli spostamenti. Servirà ancora l'autocertificazione, ma agli attuali tre motivi validi (lavoro, salute, stato di necessità) dal 4 maggio si aggiungerà la possibilità di incontrare i familiari più stretti (con la mascherina). E' introdotto il divieto di uscire per chi ha 37.5 gradi di temperatura e resta il divieto di raggiungere le seconde case anche nella propria Regione. Le messe, nonostante la pressione della Cei, resteranno vietate, mentre sarà consentito celebrare i funerali.
Novità per lo sport. Dal 4 maggio riapriranno i parchi pubblici e sarà permesso fare attività sportiva anche lontano da casa rispettando in ogni caso la distanza minima di due metri tra un atleta e un altro. Resteranno chiuse le aree giochi per bambini «laddove non sarà possibile consentire un accesso contingentato».
Dal 18 maggio sarà consentita la ripresa degli allenamenti di squadra. E lo stesso giorno riapriranno musei, biblioteche e archivi. Bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici dovranno attendere il primo giugno, ma già da lunedì prossimo sì alla ristorazione d'asporto.
 
27 aprile 2020 il messaggero
 

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