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Data: 14/03/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Riforma fiscale, ok Confindustria Bonomi: «È la direzione giusta» Per gli industriali bene la cancellazione dell'Irap e la detassazione per gli investimenti delle imprese. Oggi il governo a Palazzo Chigi illustrerà il progetto ai sindacati.

ROMA Carlo Bonomi spezza una lancia a favore della riforma fiscale. «È organica», ha spiegato il presidente di Confindustria. «Dalle bozze che leggiamo», ha aggiunto, «sembra vada nella giusta direzione». Un cambio di rotta, dunque, rispetto a qualche giorno fa quando, a caldo, aveva detto che una semplice «rimodulazione delle aliquote» non sarebbe stata «la strada giusta». Bonomi però aveva ammesso che non aveva ancora letto i testi del provvedimento predisposto dal vice ministro dell'Economia Maurizio Leo. Questa volta, invece, il giudizio è più ponderato perché il presidente degli industriali ha potuto studiare il disegno di legge di riforma. «Dalle prime bozze», ha detto Bonomi, sembrerebbe che si vada nella giusta direzione: «l'eliminazione dell'Irap, anche se al momento sembra solo indirizzata solo ad artigiani e commercianti. E poi si parla di investimenti, detassazione del reddito d'impresa rispetto agli investimenti, revisione dei regimi d'interessi passivi. Aspettiamo di vedere il testo finale, ma sembra che vada nella giusta direzione».
Il governo, dal canto suo, si prepara ad illustrare i punti cardine del provvedimento a tutte le parti sociali. Ad illustrarli saranno il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, il viceministro, Leo, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Si partirà oggi con i sindacati. Èprevista la convocazione di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, a seguire Cofsal-Unsa, Confintesa, Usb e Cisal. Domani alle 9.30, toccherà a Confindustria, Abi, Confapi, Confimi, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Cia, Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Federterziario, Confeservizi, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri. A seguire sarà il turno di Ania, Ance, Confedilizia, Alleanza Cooperative, Confcooperative, Unicoop, Cndcec (Commercialisti), Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Confprofessioni, Assoprofessioni, Anti (Tributaristi Italiani). Giovedì poi, il provvedimento dovrebbe andare in consiglio dei ministri per l'approvazione e la successiva trasmissione in Parlamento.
I TEMPI - L'intenzione del governo è di ottenere il via libera delle Camere in tempi brevi, prima dell'estate. Poi, come prevede il testo del disegno di legge, ci saranno a disposizione 24 mesi per i decreti attuativi. La prima parte ad essere attuata sarà, molto probabilmente, la riduzione delle aliquote fiscali da quattro a tre. Il punto di caduta dovrebbe essere una prima aliquota al 23 per cento, una seconda aliquota al 33 per cento e la terza aliquota al 43%. Molto dipenderà comunque dalle risorse a disposizione. I soldi saranno trovati mettendo un tetto alle tax expenditures, le spese fiscali che ogni anno riducono l'imponibile fiscale. L'intenzione è di dare una sorta di "budget" ai contribuenti per gli sconti. Un budget che sarebbe in base al Reddito: 4% per i redditi del primo scaglione Irpef, 3% per quelli del secondo scaglione e 2% per il terzo scaglione. Per finanziare il taglio delle aliquote serviranno all'incirca 6 miliardi di euro.

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