Data: 31/10/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Ricostruzione, Abruzzo fanalino di coda In quattro anni rifatte 152 case su un totale di 3588. Il commissario Legnini annuncia altre ordinanze per semplificare
TERAMO L'Abruzzo rappresenta il fanalino di coda nella ricostruzione post-sisma 2016-2017. A certificarlo sono i numeri snocciolati in videoconferenza dal commissario straordinario Giovanni Legnini che certificano come in quattro anni siano state ricostruite solo 152 abitazioni su un totale di 3588 in tutto il cratere del centro Italia (sono 1.689 nelle Marche, 409 in Umbria, 295 nel Lazio). Numeri che fanno il paio con quelli dei progetti presentati. Secondo i dati dell'ultimo report, quello aggiornato a giugno 2020, infatti, sul territorio regionale fino ad oggi sono state presentate solo il 16% di richieste di contributi per edifici danneggiati, tra residenziale e attività produttive, su un totale di 12.941 edifici privati che hanno subito danni. Di queste richieste 1.615 sono quelle avanzate per i danni lievi e 462 per i danni gravi. Un dato che in Abruzzo pesa in particolar modo sulla provincia di Teramo, quella maggiormente colpita dal sisma 2016-2017. Ritardi che si cerca di recuperare anche grazie alle novità normative introdotte nell'ultimo anno, tra cui l'ordinanza 100. «La ricostruzione del centro Italia colpito dal sisma del 2016 sta avanzando nel 2020 con un ritmo sostenuto, nonostante le difficoltà legate alla pandemia e al cambio della normativa», ha detto Legnini, «nel corso dell'anno sono state approvate dagli Uffici speciali ben 1.871 pratiche per la riparazione o la ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma, che sono arrivati a ottenere il contributo e dunque in condizione di far partire i lavori. Nei quattro mesi tra fine giugno e il 26 ottobre sono terminate le opere in oltre mille cantieri, permettendo il rientro a casa di altrettante famiglie». Il commissario ha poi evidenziato che la ricostruzione pubblica sta facendo progressi, seppur ancora limitati. «Tra giugno ed ottobre sono stati avviati altri 106 interventi», ha continuato in riferimento all'intero centro Italia, «sono stati affidati definitivamente 32 incarichi di progettazione econclusi i lavori su altre 23 opere pubbliche, portando il totale a 109».Sull'andamento della ricostruzione privata inizia ad incidere, in maniera positiva, l'ordinanza 100, che introduce norme di semplificazione e accelerazione. «Per le 189 pratiche già approvate, sulle 912 già presentate, i tempi medi di approvazione sono risultati di appena 65 giorni», ha spiegato Legnini, «a fronte di una media superiore a un anno con la vecchia procedura. Le pratiche in istruttoria secondo l'ordinanza 100 sono 629, destinate a definirsi nelle prossime settimane». Il commissario ha poi annunciato la pubblicazione di tre nuove ordinanze. «Sarà disciplinato innanzitutto l'uso dei poteri in deroga concessi al commissario per la realizzazione di opere prioritarie», ha concluso, «caratterizzate da particolari criticità o la ricostruzione dei centri storici più colpiti, poteri che potranno essere delegati ai soggetti attuatori degli interventi, tra i quali gli stessi Comuni. Un'altra ordinanza interverrà con ulteriori miglioramenti della normativa sulla ricostruzione privata, con l'intento di risolvere alcune problematiche come la ripartizione del contributo nei condomini o gli interventi sugli edifici di interesse culturale». La terza ordinanza riguarderà la rimodulazione del programma di intervento sulle opere pubbliche con la definizione di un nuovo elenco unico.
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