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Data: 21/12/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Revisione non superata, stop a due scuolabus a Roseto. I mezzi servono la D'Annunzio e Veronese. L'assessore: «Sono vecchi, meglio esternalizzare»

ROSETO Due scuolabus della tratta di Roseto centro, che servono le scuole D'Annunzio e Veronese, sono fermi da tre giorni perché non hanno passato la revisione. A confermare la notizia, dopo numerose segnalazioni da parte di alcuni genitori, è l'assessore alla manutenzione Nicola Petrini. È l'ennesimo disservizio negli ultimi tre anni relativi agli scuolabus, un problema aggravato dal fatto che i mezzi a disposizione del Comune sono molto vecchi, oltre 20 anni, e ovviamente i guasti sono sempre più frequenti. «Entro 30 giorni dovranno essere eseguite le riparazioni sugli scuolabus», spiega l'assessore alla pubblica istruzione, Luciana Di Bartolomeo, «per fortuna ora ci sono le vacanze di Natale. Spero che per il 7 gennaio i due scuolabus possano essere disponibili». Due le soluzioni, secondo Di Bartolomeo, per ovviare a queste problematiche: esternalizzare altre tratte, oltre quelle già affidate alla ditta Capuani, o acquistare nuovi scuolabus. «Il problema attuale sono i fondi a disposizione», precisa Di Bartolomeo, «acquistare nuovi mezzi sarebbe l'ideale, ma a breve termine impossibile date le scarse risorse. Potremmo esternalizzare almeno altre due o tre tratte». In totale, infatti, le tratte sono 15 (compresi i mezzi per i disabili), di cui 5 affidate alla ditta Capuani e 10 in mano al Comune. Non è il primo caso di mancanza di servizio scuolabus a Roseto: nell'aprile 2018, infatti, per due settimane circa, mancò il servizio nel tratto Santa Petronilla-Campo a Mare a causa della rottura del compressore di uno scuolabus. Due anni fa, invece, per ben tre settimane, non ci fu il servizio nella tratta Montepagano-Santa Lucia per un guasto alla centralina, con molti disagi per i genitori, costretti ad accompagnare e andare a riprendere i loro figli da Montepagano a Santa Lucia. «Non ne possiamo più», afferma uno dei genitori dei ragazzi che frequentano la scuola primaria Schiazza, «è un servizio che noi paghiamo e il Comune, sapendo di questa situazione, avrebbe dovuto provvedere, anche solo per questi ultimi quattro giorni, a trovare un mezzo sostitutivo». Con il passare dei mesi, e con questi mezzi a disposizione del Comune, i genitori temono che gli scuolabus possano fermarsi di nuovo da un momento all'altro e non si sentono sicuri per i loro figli.

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