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Data: 18/09/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Reti Ten-T, il Pd abruzzese scuote la giunta regionale Da Barcellona ai Balcani passando per l'Abruzzo

L'AQUILA«Condividiamo l'appello delle parti sociali abruzzesi per il corridoio Tirreno-Adriatico, in vista dell'approvazione a livello europeo del nuovo regolamento per le reti Ten-T che vuol dire risorse, finanziamenti, sviluppo sostenibile e lavoro per le future generazioni».Lo dichiarano il segretario del Partito democratico abruzzese Michele Fina e Andrea Catena, responsabile Infrastrutture e transizione tecnologica e Pnrrr. Il Pd interviene dopo l'appello lanciato alla Regione da 16 sigle: Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil e Ugl,Per Fina e Catena «il completamento della dorsale adriatica e le risorse che il governo nazionale sta mettendo in campo per la velocizzazione della tratta ferroviaria Pescara - Roma per il trasporto di merci e persone sono ottime notizie, che tuttavia devono essere completate con il pieno riconoscimento del corridoio che collega la Penisola iberica ai Balcani. Il riconoscimento di Civitavecchia come porto core dimostra che la battaglia che come partito abbiamo condotto, insieme con tutte le opposizioni in Consiglio regionale, affinché i porti abruzzesi confluissero in una nuova autorità portuale Tirreno-Adriatica con Civitavecchia, era giusta. Ed è stato un grave errore della Giunta regionale non accogliere questa indicazione che corrispondeva a quanto da sempre chiesto dalle parti sociali». Il Pd tira le somme: «Ora bisogna riprendere con urgenza il filo conduttore di questa battaglia politica nell'interesse di tutto l'Abruzzo ma non solo. Riconoscere il corridoio che va da Barcellona a Ploce non è solo un'interesse dell'Abruzzo, delle nostre aree interne e di tutto il centrosud, ma è un interesse strategico dell'Italia e di tutta l'Europa se vogliamo costruire un'Unione europea più mediterranea, che stia dentro i flussi commerciali, economici e culturali del futuro».

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