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Data: 25/08/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Reddito, in 3.000 senza sussidio I patronati chiedono “lumi” sul nuovo assegno di inclusione

Luglio è stato il mese dell'addio al Reddito di cittadinanza dopo che la legge di bilancio ha stabilito la cessazione del contributo per quei nuclei familiari composti da soggetti "occupabili". L'impatto è stato forte per numerose famiglie del Teramano, già provate dal caro affitti, e dall'impennata dei tassi dei mutui.
A tratteggiare la situazione è Mirco D'Ignazio, coordinatore del patronato, Inca regionale Abruzzo Molise della Cgil che evidenzia le tante incertezze che adesso incombono sull'entrata in vigore del nuovo sussidio, il cosiddetto "Supporto alla formazione e al lavoro" di 350 euro mensili per 12 mesi che il Governo ha attivato per le persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa che non hanno i requisiti per accedere all'Assegno di inclusione. A maggio, spiega D'Ignazio erano 3.050 i soggetti percettori del reddito di cittadinanza in provincia di Teramo per complessive 1.900 famiglie che ad oggi si ritrovano prive del sussidio. «Oggi il tema -spiega D'Ignazio - è capire quante di queste persone rientreranno nei percorsi formativi e se riusciranno ad essere assorbite. Peraltro questo supporto alla formazione dura massimo 12 mesi e non è rinnovabile, e l'assegno viene corrisposto solo se vengono attivati e frequentati i percorsi formativi. Ma al momento non abbiamo alcuna certezza al riguardo. Come sindacato fatichiamo a dare risposte alle famiglie poiché i corsi devono ancora essere ideati dai Centri per l'impiego che a loro volta dovranno commissionarli ad agenzie esterne». Insomma una situazione nebulosa e impantanata su cui i sindacati chiedono chiarezza. «Abbiamo chiesto un incontro affinché la Regione convochi le prefetture, i sindacati, l'Anci, e i centri per l'impiego in modo da capire quali comuni sono già pronti per il reinserimento sociale di queste persone attraverso il sussidio per la formazione. Speriamo di avere risposte celeri perché prevediamo l'arrivo di un settembre nero e non possiamo permetterci ritardi. Peraltro va detto anche che questo sussidio non è certamente sostitutivo del Reddito di cittadinanza poiché se a titolo di esempio un percorso formativo ha la durata di 3 mesi, il contributo viene erogato solo per i 3 mesi della durata del corso e non per i complessivi 12 mesi previsti a copertura. A questi dubbi si aggiungono i dati crudi di una realtà che in provincia di Teramo conta 7.962 social card emesse per l'acquisto di generi alimentari. Ma anche questa misura presenta dei limiti: «Hanno diritto alla carta - spiega il coordinatore del patronato - i nuclei familiari di almeno 3 componenti e Isee inferiore a 15.000 euro, a condizione che rientrino tra i beneficiari nella graduatoria comunale (ad ogni comune viene assegnato un numero di carte calcolato in base al numero degli abitanti ed al reddito medio). La carta non è stata quindi emessa a tutti coloro che ne avrebbero teoricamente diritto, ma solo ad una parte di questi (circa un terzo)». E sono esclusi dall'assegnazione coloro che nel mese di luglio percepivano Reddito o Pensione di Cittadinanza, Naspi, cassa integrazione o altri sostegni di questa natura, così come sono esclusi tutti i nuclei familiari di 1 o 2 componenti a prescindere dal reddito.

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