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Data: 09/06/2021
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB
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Recovery fund: tavolo tecnico Abruzzo e altre 4 regioni. Marsilio: “colmare gap infrastrutturale”

 
L’AQUILA – Un tavolo tecnico con cinque Regioni – Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana e Umbria – per un nuovo protagonismo economico, produttivo e sociale dell’Italia centrale.

È stato presentato oggi pomeriggio in una videoconferenza stampa a cui hanno preso parte i cinque governatori, Marco Marsilio, Nicola Zingaretti, Francesco Acquaroli, Eugenio Giani e Donatella Tesei.

Il primo tema che il “tavolo” sarà chiamato ad affrontare è quello “delle infrastrutture materiali e immateriali”, hanno spiegato i presidenti.

“Progetti – è stato aggiunto – che saranno sottoposti al Governo Draghi e che interesseranno i maggiori player nazionali e internazionali del settore anche nell’ottica degli investimenti del Next generation eu”.

I governatori hanno sottolineato l’importanza di arrivare a dei collegamenti veloci tra la costa tirrenica e quella adriatica e nelle rispettive dorsali, “infrastrutture viarie, come ad esempio l’alta velocità ferroviaria, che sono alla base dello sviluppo economico di queste terre e in particolare delle aree interne”.

“L’Italia di mezzo – hanno specificato – dovrà essere volano di attrattività per tanti settori a cominciare da quello turistico”. I cinque governatori hanno presentato l’iniziativa come una “novità che ha come obiettivo l’individuazione e la condivisione delle priorità e delle strategie”.

“Le infrastrutture materiali e immateriali sono la pre condizione per garantire a tutti i cittadini i diritti di cittadinanza attiva, la piena partecipazione alla vita del Paese e metterli nella condizione di poter poter esprimere le proprie potenzialità”, ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

“Occorre dare la possibilità di poter muovere idee, persone, cose e messaggi in maniera veloce, efficiente ed efficace”, ha aggiunto il governatore.

 

“Lavoreremo insieme – ha sottolineato Marsilio – per non ritrovarci divisi e più deboli nel confronto con il Governo nazionale, con l’Europa e con gli altri territori nell’accaparramento delle risorse. Dobbiamo ragionare in ottica di sinergia e colmare quel gap infrastrutturale tra le cinque regioni, troppo isolate e dalle quali è troppo difficile entrare ed uscire”.

Il governatore dell’Abruzzo ha anche sottolineato lo “squilibrio” esistente tra “l’Italia adriatica e quella tirrenica, che si sovrappone a quello storico tra nord e sud”.

“A questi squilibri – ha detto – se ne aggiunge un terzo, che è rappresentato dall’asse appenninica, delle aree interne, dalla montagna e dallo spopolamento, aggravato anche dal sisma e dalla lenta ricostruzione”.


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