Data: 27/01/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Raddoppio della ferrovia sprizzano scintille tra Biondi e Giovagnorio. L'Aquila-Marsica, il sindaco di Tagliacozzo «I costi sono troppo alti, sogno irrealizzabile»
L'AQUILA Non si arrestano le polemiche e gli scontri sul tema della velocizzazione della linea ferroviaria abruzzese e in particolare sul tratto L'Aquila-Marsica, non inserito nel progetto di velocizzazione della linea Pescara-Roma ma finito ugualmente sul tavolo del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit). All'indomani del vertice tra il presidente della Regione, Marco Marsilio, i parlamentari abruzzesi di Fratelli d'Italia e il ministro alle infrastrutture Matteo Salvini è andato in scena un durissimo botta e risposta tra il sindaco di Tagliacozzo (L'Aquila), Vincenzo Giovagnorio, e il primo cittadino del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi. «Il progetto della costruzione ex novo di una tratta ferroviaria che congiunga L'Aquila alla Marsica è un sogno allo stato dei fatti pressoché irrealizzabile. Sarebbe opportuno che Biondi non stanchi più di tanto il fido Marsilio, sguinzagliato per ben due volte alla volta del Mit a perorare la causa della nuova bretella ferroviaria da Salvini in persona», è l'affondo di Giovagnorio, che è entrato a gamba tesa sulla vicenda pur ribadendo che «non c'è alcuna contrapposizione o campanilismo con i fratelli aquilani».
PAROLE - Le parole del sindaco di Tagliacozzo hanno scatenato in ogni caso la reazione del primo cittadino aquilano, che ha parlato di «una scarsa conoscenza della materia» del collega, evocando «una certa sinistra che all'epoca si schierò contro la nascita dell'autostrada A24 perché i costi di realizzazione erano (o sarebbero stati) troppo alti». Giovagnorio ha infatti spiegato che «attualmente, il costo per la costruzione di un solo chilometro di nuova ferrovia è stimato circa un miliardo», di conseguenza poiché «in linea d'aria Tagliacozzo-L'Aquila distano 35 chilometri, approssimando per difetto a causa dell'orografia che il tracciato dovrebbe seguire a circa 45 chilometri, il costo della nuova opera si aggirerebbe intorno ai 45 miliardi di euro».
I conti però, secondo Biondi, non tornano: «Giovagnorio delinea cifre iperboliche quando, secondo tecnici ed esperti accreditati, sarebbe di circa due miliardi la spesa per l'intera operazione di collegamento tra l'area aquilana e quella marsicana». Biondi ha poi rincarato la dose: «Il 20 gennaio 2022 congiuntamente al presidente Marsilio ho inviato una nota a tutti i primi cittadini marsicani, compreso evidentemente anche il primo cittadino di Tagliacozzo, per informarli della trasmissione alle Commissioni competenti in Parlamento da parte dell'allora Mims (oggi Mit) del documento strategico della mobilità ferroviaria passeggeri e merci all'interno del quale è segnalato, tra gli studi di fattibilità ritenuti prioritari, quello sul collegamento L'Aquila-Tagliacozzo. Una missiva - ha spiegato - a cui non ha ritenuto necessario fornire alcun riscontro, in cui insieme al presidente veniva espressa la speranza di unità d'intenti per cogliere l'opportunità di unificare, sotto il profilo infrastrutturale, una provincia estesa come la nostra». Se da un lato Biondi ha ribadito che «tale iniziativa non preclude in alcun modo il progetto di velocizzazione della linea Pescara-Roma» ma che anzi «è a essa funzionale e complementare», dall'altro è evidente la preoccupazione dei sindaci marsicani dopo aver appreso che «per la tratta che prevede il raddoppio di circa 17 chilometri tra Avezzano e Tagliacozzo, non si hanno finanziamenti».
LA BATTAGLIA - La battaglia, dapprima sostenuta dalla gran parte dei primi cittadini marsicani, dopo giorni di silenzi e qualche dichiarazione sottotono oggi di fatto è guidata da Giovagnorio, che ha richiamato gli amministratori della Marsica: «Quello che noi sindaci marsicani abbiamo cercato di rappresentare, anche se alcuni poi sono stati costretti ad un contrordine compagni da parte del partito che li ha rimessi in riga, è che bisogna in primo luogo concentrare sforzi, energie e risorse, soprattutto da parte della Regione, per il progetto già esistente». Il riferimento è alla nota firmata dall'assessore regionale Mario Quaglieri, dal consigliere regionale Massimo Verrecchia e dai sindaci di Celano, Trasacco e Pescina, tutti di Fratelli d'Italia ed espressione della Marsica, che hanno ribadito fiducia a Marsilio, nonostante in precedenza gli stessi amministratori locali avessero firmato un comunicato in cui si dicevano d'accordo con la posizione espressa da Giovagnorio e Giovanni Di Pangrazio, sindaco di Avezzano. Proprio nel capoluogo marsicano, lunedì 6 febbraio alle 10.45, si terrà un Consiglio straordinario sulla ferrovia veloce, allargato ai rappresentanti istituzionali del territorio: sindaci, consiglieri regionali e parlamentari. «L'obiettivo è quello di dare una linea chiara e univoca per responsabilizzare e impegnare i vari livelli istituzionali coinvolti, a partire dai parlamentari e dalla Regione», ha spiegato il presidente del Consiglio comunale di Avezzano, Fabrizio Ridolfi. L'assise precede la visita del commissario straordinario per il potenziamento della linea, l'ingegner Vincenzo Macello, proprio ad Avezzano, in programma per il prossimo 21 febbraio. «Sul raddoppio della ferrovia si gioca il futuro di questo territorio, che va finalmente avvicinato a Roma», ha chiosato Di Pangrazio.
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