Data: 03/09/2019
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB |
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Quota 100: misura a rischio abolizione, ''presto piu' pensionati che lavoratori''. Allarme ocse: sorpasso potrebbe materializzarsi nel 2050.
Questione inserita nel dibattito in corso per formazione nuovo governo; in abruzzo 4.282 domande di pensionamento anticipato pervenute L'AQUILA - Il preoccupante sorpasso potrebbe materializzarsi nel 2050. Anno in cui, se dovesse essere confermato l'attuale trend, in Italia i pensionati supereranno i lavoratori. Solo in Abruzzo, sono state oltre 4 mila le richieste di pensione anticipata attraverso la misura "Quota 100". L'avvertimento arriva dall'Ocse, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Un campanello d'allarme che pare insinuarsi perfettamente nel dibattito in corso per la formazione del nuovo governo. Da quanto trapela, infatti, Movimento Cinque Stelle e Partito democratico starebbero lavorando a un accordo per depotenziare "Quota 100", la riforma delle pensioni fortemente voluta da Matteo Salvini e dalla Lega per consentire un'uscita anticipata dal mondo del lavoro, con 62 anni di età e 38 di contributi. Il provvedimento potrebbe trovare spazio già nella legge di Bilancio che i due partiti, in caso di accordo sul governo, dovrebbero approvare entro la fine dell'anno. L'uscita anticipata, operativa in via sperimentale per tre anni, dunque fino al 2021, in base alle previsioni iniziali avrebbe dovuto attrarre circa 290 mila lavoratori nel 2019, 327 mila nel 2020 e 356 mila l'anno dopo. Ma al momento le domande fin qui presentate risultano inferiori del 30 per cento rispetto alle attese. I numeri, aggiornati a giugno, fotografano una situazione diversa: sono più di 150mila le domande presentate, nell’intero territorio nazionale, come riferito dall'Inps, l’Istituto nazionale della previdenza sociale, che ha fornito i dati dell’ultimo aggiornamento del 20 giugno. In Abruzzo sono 4.282 le domande pervenute in totale. A livello provinciale, nella nostra regione, prima è l’area metropolitana di Chieti, con un totale di 1.369 domande, seguita dal capoluogo dell’Aquila, con 1.163 domande, Pescara con 963 richieste e in ultima Teramo con 814 domande di pensione anticipata. A livello nazionale il primato delle città metropolitane è per Roma, con 11.559 domande, seguita da Milano con Milano con 6.844 e Napoli con 6.353 domande. La misura è stata da sempre al centro di molte polemiche. Per due aspetti principali: l'alto costo necessario per la sua copertura finanziaria e le incertezze legate al turnover, soprattutto per quanto riguarda alcuni comparti pubblici di primaria importanza, come Istruzione e Sanità. |
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