Con l’ormai famosa coperta corta, cioè il chilometraggio a disposizione che Regione ha disposto per il trasporto urbano, il Comune di Teramo fa un mezzo miracolo: a costo zero riesce a servire la zona di Villa Pavone, regalando entro le prossime festività un collegamento col cimitero con la nuova linea 9, che passa per Via Po, tagliuzzando qua e là i km in cui la richiesta era minore. Riesce inoltre a fornire un supporto alla linea sette per l’università, almeno negli orari di punta (dalle 15.15 alle 18) cercando di mettere a tacere le polemiche per gli studenti che rimangono a terra. Per di più è in vista il biglietto unico per coloro che giungono con i treni e devono prendere la coincidenza con il bus per l’università. Perché non ci si è pensato prima? Per l’assessore Stefania Di Padova: «Tutto doveva essere concepito allor quando fu ideata la struttura universitaria in collina», mentre per il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto «nel periodo Brucchi si commissionò un tecnico per lo studio del piano trasporti anche su indicazioni di studenti universitari e ci fu la proposta di inserire una linea dedicata, chiamata “U”. Consegnato il progetto, il Comune invece approvò il piano proposto da Ballone (Baltour) che non conteneva e prevedeva la linea per l’università, andava fatto prima ma non è stato fatto, noi al contrario non aderiamo al privato bensì alle esigenze del pubblico ».