Ritirata la circolare del 22 gennaio con cui la Regione aveva escluso docenti e personale ata dalla quarantena, creando difformità rispetto alla normativa nazionale. Esultano i prof che si erano mobilitati contro il provvedimento anche a fronte dell'evoluzione del contagio: «Era totalmente privo di senso perché impattava con gli efficaci protocolli di biosicurezza finora adottati» il commento di Giovanni Dursi, referente covid del Marconi. È una vittoria soprattutto dei sindacati che dopo la lunga e accesa riunione di ieri hanno ottenuto dall'assessore Verì, anche minacciando l'avvio di una campagna di mobilitazione, il passo indietro richiesto, e strappato l'impegno a riconvocare a breve il tavolo per concordare nuove indicazioni che tengano conto anche delle prossime linee guida del ministero della salute (probabilmente anche un'esposizione inferiore ai 15 minuti basterà a definire un contatto stretto). «Questo è un primo risultato. Da mesi chiediamo di interloquire concretamente su tutti i tavoli in modo da ottenere che i lavoratori della scuola e gli studenti possano operare in sicurezza. Per farlo sono necessari interventi urgenti su presidi sanitari nelle scuole, trasporti, screening, dispositivi di protezione adeguati (mascherine ffp2) e un piano regionale che inserisca tra le categorie prioritarie da vaccinare il personale della scuola» scrivono in una nota congiunta Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda. «La buona politica deve essere in grado di ascoltare le parti sociali. Ancora una volta la Regione dimostra di prendere decisioni in modo superficiale senza considerare la complessità del contesto scuola. Grande rammarico perché il Comune di Pescara ha subito supinamente questa scelta rinunciando ad un ruolo attivo nella tutela delle scuole cittadine. Grazie ai sindacati ed alle minoranze consiliari la comunità scolastica torna ad essere meno esposta ai rischi» dice la consigliera comunale del Pd, Stefania Catalano. Moderata soddisfazione anche da Marco Fars, segretario regionale di Rifondazione comunista: «Bene la sospensione, anche se la normativa è stata già applicata per cui la popolazione scolastica e in generale la cittadinanza è stata dunque già esposta all'aumento dei contagi. Occorre al contrario intensificare le misure di tracciamento e sicurezza».
BOLLETTINO E NUOVI TEST La situazione infatti resta piuttosto delicata. Ieri la provincia ha registrato 92 nuovi casi, di cui 17 in età scolare, e 2 decessi oltre a Dante Sanvito (80enne di Alanno) che era ricoverato a Giulianova. A Pescara è scattata la quarantena per altre 4 classi della Tinozzi. L'amministrazione ha annunciato l'avvio da lunedì 8 febbraio di uno screening nelle scuole medie che interesserà una platea potenziale di 6000 tra alunni e personale. Sabato e domenica sarà riaperto inoltre il punto tamponi all'ex stazione di Porta Nuova, chiunque potrà sottoporsi al test rapido previa prenotazione. Nel timore diffuso c'è chi soffia sul fuoco. Il presidente e alcuni rappresentanti del consiglio d'istituto della media Rossetti, al momento chiusa a scopo precauzionale, hanno sollevato dubbi sul rispetto dei protocolli. Questa la risposta della preside Daniela Massarotto e del corpo docente: «Le accuse sono infondate. Abbiamo messo in atto un piano di sicurezza condiviso con i genitori e rispettato da tutto il personale, nessuno escluso. In questo momento di difficoltà si invita a non diffondere notizie di dubbia provenienza».