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Data: 26/02/2022
Testata Giornalistica: EKUONEWS
    EKUONEWS

Precari TUA, i sindacati: “scudi umani per sfruttare mondo del lavoro. Denunceremo a organi competenti”

 
PESCARA – Da quando si è alimentato lo scontro e la conflittualità tra la società TUA guidata dal Presidente Giuliante e le organizzazioni sindacali, il clima nell’azienda regionale di trasporti è diventato davvero insopportabile, ma non avremmo mai immaginato che un’impresa pubblica regionale potesse addirittura arrivare a strumentalizzare i lavoratori precari, utilizzandoli come scudi umani per giustificare provvedimenti che mirano ad impoverire e sfruttare il mondo del lavoro”. Dura condanna di Filt CGIL, Fit CISL, UILTRASPORTI, FAISA e CISAL che, in una nota, si scagliano contro l’azienda, pubblica e regionale, dei trasporti abruzzesi. E proprio nel giorno del riuscitissimo quinto sciopero nazionale di 24 ore – denunciano le organizzazioni – proclamato dai sindacati per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro scaduto nel 2017 e che rappresenta un chiaro segnale di insofferenza non più sostenibile dovuto dalla necessità di un adeguamento salariale che manca da troppo tempo e che impedisce, soprattutto ai neo assunti, di condurre una vita dignitosa, abbiamo appreso di un comunicato alquanto ‘sospetto’ indirizzato agli organi di stampa da un presunto comitato di lavoratori interinali TUA che, ancor prima di espletare e di avere la garanzia di superare un regolare concorso pubblico, avrebbe convenuto con l’azienda la necessità, in caso di assunzione, di rinunciare per tre anni ad una parte importante di salario, rinuncia che peraltro l’impresa sta già forzatamente ed illegittimamente imponendo ai lavoratori somministrati (o interinali che dir si voglia) presenti oggi in TUA”.
 

“Il nostro sospetto – spiegano i sindacati – nasce dal fatto che non più tardi di due giorni fa e avendo appreso di incontri tra la dirigenza aziendale e gli stessi lavoratori interinali e nei quali sarebbero state scaricate sulle organizzazioni sindacali le responsabilità della situazione di stallo e dei ritardi rispetto alla pubblicazione di un bando di concorso che possa accogliere la partecipazione anche di chi non ha i requisiti per l’apprendistato (ovvero più di 29 anni e aver già lavorato in un’azienda di trasporto pubblico), abbiamo avuto modo di organizzare un’assemblea in video conferenza proprio con gli stessi lavoratori interinali presenti in TUA allo scopo di chiarire come stanno in realtà i fatti. Un’assemblea che ha visto la partecipazione di circa 70 lavoratori, la stragrande maggioranza composta proprio da quegli autisti interinali che stanno lavorando in TUA e ai quali ci siamo esplicitamente rivolti per ribadire che non siamo noi in qualità di Organizzazioni sindacali a rappresentare il loro ostacolo o se vogliamo il loro nemico. Abbiamo spiegato che in realtà stiamo conducendo una battaglia di civiltà a vantaggio dei lavoratori più deboli, cercando di impedire ad un’azienda pubblica di sfruttare e sottopagare lavoratori non più giovani e che hanno già maturato importanti esperienze lavorative nel settore, evitando pertanto che TUA possa equipararli ad autisti apprendisti appena usciti da una scuola guida e in cerca di prima occupazione”.

Un fatto inaccettabile per noi, intanto perché non esistono norme che consentirebbero autonomamente all’impresa di ‘sterilizzare’ il salario dei nuovi assunti – continuano le organizzazioni di categoria – ma poi è ancor più mortificante che in un’azienda regionale in cui si continuano a regalare ed elargire parametri apicali e promozioni a raffica, soprattutto per il personale amministrativo, si concedono benefits di ogni tipo e macchine di lusso a vantaggio dei dirigenti, si continuano a fare passerelle per annunciare investimenti e progetti faraonici per migliaia e migliaia di euro e si sopprimono quotidianamente e nel silenzio generale circa 200 corse mese di servizi di trasporto su gomma e decine e decine su ferro per mancanza di personale, si voglia poi impoverire e sopprimere i diritti proprio di coloro che rappresentano di fatto il comparto e il settore trainante di un’impresa di trasporto pubblico ovvero il personale viaggiante. Ci teniamo inoltre a sottolineare (e da qui l’ulteriore sospetto sul famoso comitato degli interinali “pro azienda”) che dalla stessa assemblea, aldilà di pochissime voci dissonanti e rappresentate essenzialmente da coloro che provengono da altre regioni e che confidano, come tutti gli interinali del resto, nella pubblicazione di un nuovo bando di concorso che consenta anche a loro di avere una probabilità di vincere la selezione e di essere assunti stabilmente, è emerso invece il continuo sfruttamento che l’azienda sta perpetrando nei confronti del personale interinale”.

Di seguito alcune delle gravi segnalazioni rappresentate ai sindacati dal personale somministrato nel corso dell’assemblea “e per le quali ci apprestiamo ad informare e a denunciare quanto appreso all’Ispettorato del Lavoro, all’Inail, ma anche alle stesse agenzie di somministrazione lavoro (Etjca – Generazione vincente – Tempor) e al Collegio dei Sindaci revisori presente in TUA.

• regolare possesso del DM88/99: presunte e arbitrarie discriminazioni nel rimborso delle visite aziendali di idoneità alla guida, in taluni casi a totale carico del lavoratore;

• attribuzione di turni con nastri lavorativi superiori alle 12 ore (in violazione del CCNL);

• mancati riconoscimenti di istituti di diaria ridotta (9-24%) o indennità di trasferta (diaria 15%);

• attribuzione turni di servizio per 18 giorni consecutivi

• difformità di trattamento salariale tra le diverse Unità Produttive di TUA”.

“Lunedì – concludono Filt CGIL, Fit CISL, UILTRASPORTI, FAISA e CISAL – si consumerà in Prefettura l’ultimo atto e l’ultimo scontro con le organizzazioni sindacali per capire se la società TUA intenderà forzare la mano per assicurare quel ‘falso gesto di amore’ annunciato dal Presidente Giuliante per San Valentino (e poi rimandato) e che in realtà non è altro che la dimostrazione di un atteggiamento datoriale autoritario e teso unicamente allo sfruttamento del mondo del lavoro. All’orizzonte, è bene che si sappia, si preannunciano pesanti ricorsi e cause alle quali l’azienda, a dire il vero e visti i precedenti, è abituata da tempo a soccombere, tanto…. paga sempre Pantalone”.


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