Data: 02/09/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Porto, dragaggio più vicino ma è scontro in Comune. Ortona. Il sindaco annuncia lavori imminenti all’imboccatura dello scalo. Comune e Regione schierati con Ancona
L’opposizione attacca con Polidori: «Nessuna svolta, finora solo promesse» Il dragaggio del porto di Ortona è più vicino. Almeno questo è quello che emerge dalle parole del sindaco Leo Castiglione, che ha annunciato l’inizio in breve tempo dell’escavazione dei fondali all’imboccatura dello scalo marittimo. Le ultime novità arrivano direttamente da un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi, un tavolo tecnico al quale hanno partecipato tutte le componenti in causa per un’opera attesa da anni, imprescindibile per il rilancio dell’infrastruttura e più in generale dell’economia. «È arrivato il momento di mettere insieme sia l’aspetto tecnico che quello politico per poter capire cosa fare», commenta il primo cittadino. «L’incontro è stato molto proficuo, c’è stata una comunione di intenti nel pensiero di dividere il progetto di dragaggio in due stralci». Ecco che quindi si è deciso da una parte di attivare immediatamente la procedura – di competenza della Regione – per dragare i fondali all’imboccatura dello scalo. «Questo ha trovato il consenso sia del responsabile unico del procedimento del nostro Comune che della Regione stessa», precisa Castiglione. «Si partirà in tempi brevi con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e l’accessibilità all’imboccatura del porto». In merito alla seconda parte del progetto, invece, ossia quella tesa al dragaggio dell’intero bacino, «si attuerà sicuramente la procedura Via nazionale», commenta il sindaco. Durante l’incontro degli ultimi giorni c’è stato un confronto su tutti i passi da compiere affinché si possa procedere senza il rischio di incorrere in eventuali altri ricorsi che dilaterebbero ulteriormente le tempistiche. Intanto però il dragaggio all’imboccatura dello scalo, «credo che rappresenti un primo passo nell’interesse di tutti gli operatori portuali», aggiunge il primo cittadino. Tuttavia il consigliere comunale di minoranza, Peppino Polidori, appare piuttosto scettico. «Sono almeno due anni che sento dire che abbiamo trovato la quadra, mi auguro che questa sia la volta buona». E per maggiore chiarezza al primo cittadino chiede: «Quando si farà il dragaggio? Cosa significa subito? Abbiamo un cronoprogramma? La città non ci crede più, troppe volte si è detto che siamo alla svolta ed invece non si muove foglia». Le esternazioni del consigliere di opposizione non sono piaciute allo stesso Castiglione: «Ritengo offensivo dire che sul dragaggio non si muove foglia, sia per la parte politica che per chi ha lavorato e sta lavorando». Poi, sbotta: «La città sa che siamo vittime di un sistema che purtroppo porta poi gli enti chiamati a dare risposte, ad aspettare che gli organi superiori decidano per le diatribe tra due privati», conclude il sindaco con un chiaro riferimento ai ricorsi per l’appalto dei lavori. «Questa è la realtà ed è ciò che noi stiamo pagando». Comune e Regione schierati con Ancona Il porto di Ortona schierato con Ancona o con Civitavecchia? Resta ancora aperto il dibattito in città anche se, ormai, la prima ipotesi sembra aver preso il sopravvento. Il sindaco Leo Castiglione è schierato con l’ipotesi Ancona: «Al porto di Ortona interessa rendere operativi nel più breve tempo possibile tutti gli investimenti programmati», ha detto. Stessa linea anche per il presidente della Regione Marco Marsilio che ha chiuso l’asse con Civitavecchia. L’assessore regionale Nicola Campitelli ha detto che «non sarebbe naturale cambiare e passare sotto l’Autorità di Civitavecchia». Anche il consigliere comunale Peppino Polidori condivide la tesi della necessità di rimanere nell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale perché in caso contrario si perderebbe la Zona economica speciale (Zes), ha comunque auspicato un dialogo costante con Civitavecchia. Durante un recente convegno al Teatro Tosti, Polidori ha chiesto a Marsilio se il porto di Ortona può sperare di avere un rappresentante del territorio all’Autorità di Ancona. |
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