ORTONA Aggiudicata la progettazione dei lavori per 50 milioni al porto di Ortona secondo Masterplan. «Con il governo regionale - spiega l’assessore regionale alle attività produttive Mauro Febbo - stiamo lavorando per assicurare uno sviluppo infrastrutturale ed economico in cui il porto di Ortona ricoprirà un ruolo cardine e centrale». Il Masterplan ricomprende una serie di interventi infrastrutturali che costituiscono, per l’assessore Febbo, la vera opportunità di sviluppo per lo scalo. In particolare nel Masterplan è ricompreso il finanziamento di 40,5 milioni di euro per il prolungamento del molo sud gestito dall’Arap (Agenzia regionale attività produttive), il finanziamento di 9,35 milioni di euro per l’escavazione dei fondali gestito dal comune di Ortona e il finanziamento di 1,7 milioni di euro per le infrastrutture ferroviarie al servizio del porto gestito dalla Tua. Ora il prossimo passo è l’approvazione da parte del Consiglio di amministrazione dell’Arap, chiamata a gestire l’intero progetto e i fondi, che avverrà, secondo quanto afferma Febbo, quasi certamente entro la prima decade di giugno. «Ne abbiamo dato già informazione - spiega Febbo - con una nota del 28 maggio al presidente di Confindustria Abruzzo, Marco Fracassi. Ma non è tutto: ho convocato il sindaco Leo Castiglione e i massimi esponenti regionali per giovedì prossimo, 4 giugno, negli uffici regionali per definire l’annosa questione della bretella di collegamento tra il porto e il casello autostradale ». Febbo coglie l’occasione per rispondere alle sigle sindacali regionali che, nei giorni scorsi, avevano lamentato i ritardi nella realizzazione delle infrastrutture portuali: «Dalle sigle sindacali regionali - puntualizza Febbo - mi sarei aspettato che interessassero le loro organizzazioni nazionali nel sollecitare il ministro Provenzano nell’emanazione del Decreto d’istituzione della Zes come da me richiesto lo scorso 15 maggio. I ritardi di cui oggi i sindacati parlano, sono gli stessi che io denunciavo negli anni scorsi dai banchi dell’opposizione contro Luciano D’Alfonso e Camillo D’Alessandro, incapaci di spendere, persino, i 10 milioni di euro che avevo garantito e stanziato per realizzare il dragaggio, ad oggi non ancora realizzato». Adesso, per Febbo, è il momento in cui ognuno dovrebbe dare un aiuto e non essere d’intralcio.