Data: 03/11/2021
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Porti e corridoio adriatico pioggia di fondi sulle opere. Marsilio presenta il piano infrastrutture soldi per alta velocità, Zes e autostrade. Roma-L’Aquila, il collegamento non si farà Il governatore: «La linea sarà ad idrogeno»
Confermato il miliardo già previsto per le manutenzioni e la sicurezza di A24 e A25 GUARDA I SERVIZI TRASMESSI DA RAI TGR ABRUZZO - RETE8 - TVSEI L'AQUILA Sull'Abruzzo pioverà oltre mezzo miliardo di euro da destinare alle infrastrutture e ai collegamenti. Un puzzle complesso, con fondi che arrivano da capitoli di spesa diversi, che ieri il governatore, Marco Marsilio, ha provato a mettere a sistema in una strategia organica nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a palazzo Silone, sede aquilana della giunta. Con lui il vicepresidente, Emanuele Imprudente, il sottosegretario alla presidenza con delega ai Trasporti, Umberto D'Annuntiis, il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri. In platea anche gli assessori Pietro Quaresimale e Guido Liris e il direttore generale dell'ente, Barbara Morgante. Una strategia nettamente sbilanciata sull'asse costiero adriatico e sulle necessità del polo industriale della Val di Sangro. Scelta, ha spiegato Marsilio a precisa domanda del cronista, dettata da almeno due fattori: l'Europa mostra di credere molto nel cosiddetto corridoio Adriatico e meno in quelli trasversali (preferendo agire sull'esistente piuttosto che sul nuovo); c'era la necessità di accelerare sulle opere più prontamente cantierabili per evitare il rischio di perdere risorse, anche alla luce degli accordi istituzionali sottoscritti in piena pandemia. Tutto giusto, ma il dato di fatto è lampante: l'area aquilana e, più in generale, quelle interne, restano sostanzialmente prive di grandi investimenti (l'unico possibile era sui treni) se si fa eccezione per i miliardi di euro, 6 a regime, per ammodernare le autostrade A24 e A25. Sempre in tema di corridoi trasversali, sono confermati gli investimenti per velocizzare la ferrovia Pescara-Roma, anche se si procederà a piccoli step, come d'altronde già ampiamente previsto. Sull'asse L'Aquila-Roma, invece, Marsilio ha detto di aver ottenuto da Rfi (Rete ferroviaria italiana), inserita all'interno del Pnrr Sisma, la trasformazione a idrogeno della linea che passa per Terni e Sulmona. Rispetto all'elettrificazione Ministero e Rfi ritengono molto più economica e veloce questa scelta. Per chi auspica e lavora da tempo a una soluzione diretta con la Capitale, però, i tempi sono durissimi: nelle parole di Marsilio c'è il sostanziale affossamento di questa ipotesi. «Magari piovessero soldi - ha giustificato il governatore -, sono d'accordissimo con le storiche lamentazioni di chi ritiene che il capoluogo di regione debba avere un collegamento veloce con Roma. La ritengo una marchiana stortura. Certo non si fa il collegamento veloce a discapito di ciò che già esiste. Se poi dal governo dovessero accogliere le richieste che pure abbiamo fatto nel nostro piano strategico, potenziando l'asse Antrodoco-Rieti-Passo Corese, entrando a Roma da Nord, sarei molto felice. Sia chiaro, però: non siamo noi ad aver scelto diversamente». Sul fronte del collegamento tra L'Aquila e Pescara, invece, vanno segnalati i grandi ritardi nella progettazione, che pure dovrebbe ormai essere quasi completata, della bretella di Pratola Peligna che dovrebbe permettere di accorciare i tempi. Si punta al cantiere entro il 2022 e alla realizzazione entro il 2023. Ma finora si è perso moltissimo tempo.
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