Data: 09/09/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
|||||||||||
|
|||||||||||
Polemica sulla pista pedonale in centro Il comitato: «Adesso spostate la filovia»
Da lunedì, con l’inizio dell’anno scolastico sarà riaperto anche il tratto di corso Vittorio Emanuele nel corso delle ultime settimane oggetto di riqualificazione da parte del Comune. E se le polemiche, suscitate soprattutto dall’opposizione di centrosinistra, avevano riguardato in particolare il colore rosso deciso dall’amministrazione, ora a far discutere è la pista ciclabile che è spuntata negli ultimi giorni. Rossa, come la carreggiata, mentre nell’altro pezzo di strada più a sud, bianca. In più, sostengono alcuni, la pista ciclabile restringerebbe la carreggiata, soprattutto in virtù del futuro passaggiodei filobus. Sui social è intervenuto il Comitato strada parco bene comune. «Su una carreggiata larga 8 metri, al netto delle piste ciclabili unidirezionali poste ai lati della strada – si legge sul profilo Fb - restano disponibili all’incirca 6 metri per la doppia corsia promiscua riservata alle auto private e al Tpl, insufficienti ad accogliere il trasporto rapido di massa. D’altronde, le quattro corsie di viale Marconi sono al limite delle dimensioni minime previste dal Codice della Strada per le auto e inferiori alla larghezza minima di 3.50 metri, al netto delle linee bianche di demarcazione, per il Brt o Trm che dir si voglia, mentre lì il limite di 30 km/h non vale per gli autobus. Vorrà dire che bisognerà trovare un nuovo percorso per il filobus, viste soprattutto le numerose criticità irrisolte accertate sul percorso incompiuto del primo lotto, che senza i lotti 2 e 3 non avrebbe alcunavalida ragionedi esistere». LA RISPOSTA Osservazioni, però, a cui ha risposto l’assessore comunale allaMobilità, Luigi Albore Mascia. «Quanto fatto da noi – ha precisato Albore Mascia - lo prescrive sia l’Unione europea, sia il Codice della strada. Per quanto riguarda le piste ciclabili, infatti, dove è più difficile introdurle, si deve procedere così come abbiamo fatto noi. I tecnici hanno calcolato tutti gli ingombri, dunquetrovo strumentali queste polemiche. Si mettano l’anima in pace, i detrattori. Tra l’altro, il concetto di mobilità è cambiato e il percorso ciclabile oggi non è più riservato. Come stanno facendo a Milano». Tra l’altro, ha aggiunto l’assessore Albore Mascia, «anche il presidente nazionale della Fiab, Alessandro Tursi, ci ha dato ragione». Per Tursi, infatti, le piste ciclabili così come sono su corso Vittorio il Comune «fa bene a farle – ha detto il presidente della Fiab – perché sono a norma, utili e migliorative. Purtroppo, quando si fa qualcosa di nuovo c’è sempre un pezzo da pagare». |
|||||||||||
www.filtabruzzomolise.it ~ cgil@filtabruzzomolise.it |