Ricostruzione e Appennino i temi del primo appuntamento dedicato al Pnrr. Anche se slegato dal piano c'è il discorso dei collegamenti ferroviari veloci dal quale L'Aquila è esclusa e che ha generato polemiche. «Non spetta a me indicare il punto di vista di città e Regione- ha risposto il commissario sisma 2016-17, Giovanni Legnini- ciò che posso dire è che nel programma del fondo complementare già definito diamo una prima risposta che so non essere quella definitiva per il collegamento tra L'Aquila e la Capitale ma prevediamo un finanziamento del treno a idrogeno su proposta di Rfi e Ministero su Terni- Rieti- L'Aquila- Sulmona anche se il tema del collegamento veloce rimane aperto».
Ad introdurre i lavori l'onorevole Stefania Pezzopane. Presente Giovanni Lolli, vice presidente della scorsa giunta regionale e in collegamento Carlo Presenti, titolare della struttura di missione e soggetto attuatore Pnrr 2009. Tanti sindaci e rappresentanti del mondo delle attività produttive all'Ance. «Non vogliamo- ha detto la Pezzopane- che sia un'erogazione tipo bancomat senza una visione d'insieme. Non bisogna scollegare gli strumenti. C'è il 4%, altri 110 milioni per il cratere 2009, ci sono risorse del vecchio 4% Restart. C'è il contratto di sviluppo che riguarda il terremoto del centro Italia ma che in una porzione di territorio si sovrappone a quello del 2009 e c'è il Pnrr. L'Aquila può essere capitale degli Appennini ma deve mettere a regime le esperienze di qualità con la prospettiva futura. Ci sono un miliardo e 780 milioni per un programma specifico e c'è una governance. Un primo programma è già stato approvato dalla cabina di regia ma serve il territorio e va creata una sinergia».
Legnini ha parlato di governance e di come si incrociano ricostruzione e Pnrr. «C'è la decisione collegiale della cabina di collegamento e l'esercizio di potere del commissario 2016- ha ricordato- tutte le misure avranno una copertura regolatoria, è un'innovazione, un esperimento senza precedenti. A questo miliardo e 780 milioni si aggiungono vari stanziamenti per rifinanziare le varie ricostruzioni sia 2009 che 2016». Il cronoprogramma è stringente. Entro dicembre andranno fatti gli affidamenti delle progettazioni. Vanno definiti subito progetti e misure da finanziare. Legnini ha insistito sulla possibilità di rigenerazione dei borghi ma anche su varie infrastrutture, sul quinto lotto L'Aquila - Amatrice e sui centri di formazione previsti per il capoluogo. In un'altra macro misura ci sono incentivi alle imprese, al turismo, anche per il riuso delle macerie. Presenti sull'innovazione digitale ha aggiunto che non si tratta solo di applicare la tecnologia ma di coinvolgere i cittadini nel monitoraggio e nella difesa del territorio. Per le strutture previste in città Salvo Provenzano, titolare dell'ufficio speciale della ricostruzione, si occuperà della scuola di formazione per il servizio civile universale.
«Entro il 2026- ha aggiunto Lolli- le opere e le attività devono essere completate». Lolli ha parlato dello strumento della carta degli aiuti che fornisce doppie agevolazioni alle imprese. «La Regione- ha tuonato- aveva a disposizione 700mila abitanti. Dei due terremoti ci sono solo L'Aquila, Teramo, Scoppito, Bussi, Popoli e qualche altro Comune. Un fatto grave, di sconvolgente inconsapevolezza non cattiveria». Per lui non si conosce evidentemente la situazione di molti Comuni.