Può aspirare a diventare un hub internazionale l'aeroporto d'Abruzzo e, in caso di stop di Ciampino, il secondo aeroporto di Roma. A consentirlo il via libera dell'Enac per l'allungamento della pista di 300 metri. Uno step necessario per poter aspirare alle rotte intercontinentali, magari cullando il sogno di un collegamento diretto con gli Stati uniti, confidato da Marsilio al segretario di Stato statunitense Mike Pompeo in visita in Abruzzo. Venerdì invece prende il volo il bando della Regione sulle nuove rotte, dove si punta su Torino e sulla Sicilia, unitamente a Parigi e Berlino. Il sì dell'Enac è stato illustrato ieri dal presidente della Regione Marsilio, assieme al responsabile Enac dell'aeroporto di Pescara, Grazia Caligiore, al presidente della Saga, Enrico Paolini, al sottosegretario alla presidenza della giunta, D'Annuntiis, all'assessore Febbo, al presidente del consiglio Sospiri e al consigliere Testa. «L'allungamento della pista - spiega Marsilio - comporta la nuova classificazione dello scalo, che diventa un hub internazionale e soprattutto permetterà alla Saga, la società che gestisce l'aeroporto, di programmare anche rotte intercontinentali con paesi come la Cina, il Canada e gli Usa. Un passo avanti storico, che permetterà di ampliare l'offerta turistica e le strategie commerciali dell'Abruzzo».
L'INVESTIMENTO L'ampliamento costerà 16,281 milioni di euro finanziati dal fondo Masterplan Abruzzo-Patto per il sud e prevede l'obiettivo della pista a 2,707 chilometri. I lavori divisi in 5 lotti saranno completati entro l'autunno 2021 o la primavera del 2022. «Stiamo lavorando - spiega Febbo - per collegare il nostro aeroporto a Mosca e Stati uniti. E se dovesse chiudere l'aeroporto di Ciampino come si paventa da tempo candideremo lo scalo abruzzese a diventare il secondo aeroporto del centro Italia». Rivendicano la paternità dell'allungamento della pista, il capogruppo del Pd in consiglio regionale Silvio Paolucci e il consigliere Antonio Blasioli, che con una versione fortemente contestata da Guerino Testa precisano: «L'allungamento della pista dell'aeroporto è frutto del lavoro della precedente giunta di centrosinistra e dei fondi del Masterplan. Non pensi Marsilio che governare l'Abruzzo significhi tagliare nastri e mettere il cappello su opere pensate e messe in cammino da altri».