Data: 04/07/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Pietrucci, asse con Amatrice «Superstrada da completare» appello congiunto col sindaco del centro reatino
L'AQUILA La superstrada L'Aquila-Amatrice dev'essere reinserita nell'elenco delle infrastrutture strategiche regionali e nel contempo deve diventare, per il governo, una delle opere pubbliche di interesse nazionale. A chiederlo, in una lettera congiunta indirizzata ai presidenti di Abruzzo e Lazio, rispettivamente Marco Marsilio e Nicola Zingaretti e alla ministra dei Trasporti Paola De Micheli, sono il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci e il sindaco di Amatrice Antonio Fontanella. In un incontro tenuto insieme al sindaco di Cagnano Amiterno Iside Di Martino e all'assessore al Turismo di Amatrice Giambattista Paganelli, Pietrucci e Fontanella hanno ribadito la necessità di modificare la delibera con cui la giunta Marsilio ha escluso la superstrada dal piano strategico regionale delle infrastrutture (un elenco di interventi quantificabile in 6 miliardi) e di procedere al più presto alla progettazione del quinto e ultimo lotto, quello che da Capitignano dovrebbe arrivare ad Amatrice passando per Aringo. Per questo segmento esiste solo un vecchio studio di fattibilità dell'Anas. Al momento, sono ancora in corso i lavori del terzo e quarto lotto, che dovrebbero essere ultimati nel 2022. «La superstrada L'Aquila-Amatrice», affermano Pietrucci e Fontanella, «è un'opera strategica non solo per il futuro dei borghi montani dell'Alto Aterno ma anche in un'ottica nazionale, perché andrebbe a innestarsi sulla Salaria in un punto baricentrico della penisola e della dorsale appenninica, dove nel giro di pochi chilometri si incrociano quattro regioni: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria». «I sindaci dell'Alto Aterno si stanno mobilitando e mi risulta che lo farà anche il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi», aggiunge Pietrucci. «La nostra lettera servirà a iniziare l'interlocuzione con Anas per l'avvio della progettazione. C'è la possibilità di realizzare una sorta di variante senza realizzare gallerie e diminuendo di circa 15 km il tragitto del vecchio studio di fattibilità».
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