PESCARA Da tre ore e 22 minuti, per arrivare al di sotto delle due ore, passando, nel frattempo, in una fase intermedia di 2 ore e mezza. Ma «fra sei, sette anni», ha detto il presidente della Regione, Marco Marsilio. Sono i tempi previsti per la futura percorrenza della tratta ferroviaria tra Pescara e Roma, in seguito al protocollo d'intesa firmato ieri a Roma, dai presidenti della Regione di Abruzzo e Lazio, Marsilio e Nicola Zingaretti, dall'amministratore delegato di Rfi - Rete ferroviaria italiana - Maurizio Gentile, e dal ministro delle Infrastrutture e trasporti, Paola De Micheli. Non sarà l'ora e mezza ipotizzata dalle indiscrezioni della vigilia, ma certo il tempo del tra Pescara e la Capitale sarà molto più veloce di oggi, nel progetto complessivo che sarà presentato entro giugno 2020 e che il ministero delle Infrastrutture si è impegnato a finanziare. «Sin dalle prossime settimane, però - ha fatto notare il presidente Marsilio, il quale ha illustrato il protocollo d'intesa ieri alla Camera dei deputati, insieme con i senatori Gaetano Quagliariello, eletto in Abruzzo, e Nazario Pagano dovremmo riuscire a ridurre il tempo sulla Pescara-Roma, da 3 ore e 22 minuti a 2 ore e 59 minuti, senza intervenire sulle infrastrutture».
Ventitré minuti di meno, quindi, a breve, e un'ora e ventitré di meno, «fra sei, sette anni», per il trasporto su ferro da Pescara a Roma, all'interno di un investimento totale di 1 miliardo e mezzo previsto, di cui, però, finanziati e già in cassa, sono solo 350 milioni di euro. «Da subito, inoltre», ha annunciato ancora Marsilio, «vi saranno interventi sulla linea Pescara-Sulmona, relativamente alla frequenza dei treni, con raddoppi selettivi e maggiori scambi ferroviari. Vi sarà un treno ogni 30 minuti, su quest'area metropolitana estesa».
IL NODO MARSICA Novità anche sulla tratta Avezzano-Roma, la più problematica al momento «per la quale verrà aumentata la velocità - ha fatto sapere il presidente della Regione Abruzzo - passando da un'ora e 25 di adesso, ad una media di 55 minuti, con un minimo di 52 ed un massimo di 58 minuti, attraverso l'introduzione di by pass». Per Marsilio, in più, vi è anche l'auspicio che alcuni residenti di Roma, visto l'accorciamento dei tempi, tra Roma e Avezzano e Tagliacozzo, «scelgano questi posti abruzzesi».
Al centro della conferenza di ieri, anche la cosiddetta bretella di Sulmona, che consentirà un collegamento L'Aquila-Pescara con uno scambio diretto sulla tratta L'Aquila-Sulmona, «in un'ora e mezza, senza cambiare treno». Un Abruzzo quindi più interconnesso, nei piani di Marsilio, in cui entra anche l'«autostrada viaggiante», che dovrebbe collegare l'interporto di Manoppello con Jesi, per oltre 400 km. Già approvati, dalla giunta regionale, sempre per quanto riguarda il trasporto regionale ferroviario, «l'ammodernamento - ha continuato Marsilio - dello scambio intermodale per la nuova stazione di Martinsicuro», come anche i 12 milioni necessari «per l'ampliamento della banchina del porto di Vasto. Nel porto, infatti, la ferrovia arriverà fino al molo per caricare direttamente le navi. In questo caso - ha osservato il governatore - speriamo che la nostra rimodulazione venga accettata dal ministero dei Trasporti e dal Cipe», il comitato interministeriale per la programmazione economica. Per il senatore di Forza Italia, Pagano, ieri presente alla conferenza stampa a Montecitorio, «il governo regionale abruzzese ha messo al primo posto le infrastrutture», mentre per il capogruppo, in consiglio regionale, di Fratelli d'Italia, Guerino Testa, «il presidente Marsilio mette a segno un altro importante risultato, che da Roma porta agli abruzzesi».