Data: 25/01/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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PESCARA Far west a bordo dei bus aggredito un altro autista
L'AQUILA Non si arrestano le aggressioni, verbali e fisiche, a danno degli autisti della Tua, la società unica di Trasporto della Regione. Negli ultimi mesi c'è stata una vera escalation di violenza, che ha riacceso i riflettori sul tema della sicurezza in diverse città abruzzesi. L'ultima denuncia arriva da Alex Orlandi, segretario dell'Organizzazione sindacati autonomi e di base (OR.S.A.) Trasporti Abruzzo, che lancia un appello ai prefetti del territorio, alla Regione e ai responsabili della Tua, chiedendo «una rapida mobilitazione per garantire la sicurezza a bordo degli autobus». Il sindacalista ha poi chiesto «investimenti strutturali finalizzati alla tutela dei dipendenti e degli utenti, mediante l'istituzione di telecamere, protezioni per il posto guida e presenza massiccia di personale aziendale per i controlli».
Il presidente della società unica di trasporti, Gabriele De Angelis, è intervenuto sull'episodio condannando l'aggressione ed esprimendo «la massima solidarietà al conducente». «Purtroppo - ha sottolineato il presidente della Tua - siamo di fronte a un fenomeno che si presenta a livello nazionale, non solo regionale. Parliamo di un fatto prevalentemente sociale, scevro dal solo mondo dei trasporti, perché attinente alla crescente microcriminalità che si registra sui nostri territori, nei nostri terminal, a bordo degli autobus, dei treni e nelle piazze delle città».
La società, a seguito delle aggressioni avvenute negli ultimi mesi, ha messo in campo, già da tempo, diverse azioni per arginare il fenomeno, almeno per quanto riguarda il Trasporto unico: «Ultimamente in qualche zona che presentava criticità più alte, investendo i nostri mezzi e le nostre risorse, abbiamo avviato una sperimentazione per rendere più confortevole il viaggio dei nostri passeggeri e per la sicurezza dei nostri autisti, mettendo guardie giurate non armate a bordo di alcune linee, in particolare della Marsica. Sono previsti inoltre investimenti per dotare i nostri mezzi di videocamere, strumenti di sorveglianza aggiuntiva che fungano da deterrente. Senza dimenticare gli allarmi a bordo che gli autisti possono attivare per collegarsi con le forze dell'ordine - ha concluso De Angelis - Dunque quello che possiamo come società di trasporto è attrezzare i nostri mezzi da un punto di vista tecnico e di sorveglianza attraverso la vigilanza di uomini non armati, per il resto il problema resta di natura sociale».
Nell'ultimo episodio di violenza, avvenuto lo scorso 22 gennaio sulla linea che collega Sant'Eufemia a Maiella con Pescara, un autista della Tua è stato aggredito da una donna, che lo ha colpito con un borsone, secondo quanto raccontato dalla stessa vittima, per aver "saltato" una fermata. «Ero alla guida dell'autobus proprio alle porte del terminal bus di Pescara, stavo transitando su via De Gasperi quando una donna mi ha segnalato di non essermi fermato per permettere la discesa di un passeggero, le ho fatto notare che nessuno aveva richiesto la fermata del mezzo ma la signora ha iniziato a insultarmi pesantemente, proprio in quel frangente e senza avere il tempo di capire cosa stesse per succedere sono stato colpito violentemente alla testa con un borsone», racconta l'autista. Ad evitare il peggio per il conducente è stato l'intervento di un passeggero che ha preso le sue difese e, suo malgrado, si è trovato anch'esso ad essere vittima dell'aggressione».
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