Ci mancava solo il "dirotta su Cuba": niente armi, né minacce, solo una condizione che ha messo in difficoltà l'autista del mezzo Tua e insieme a lui tutti i passeggeri. È successo ieri mattina, su uno degli autobus delle linee urbane. Un uomo con evidenti problemi di alcol è salito sul mezzo. Dopo un po' si è diretto verso l'autista e gli ha chiesto di essere accompagnato in una strada ben precisa della città. Dove naturalmente quel mezzo pubblico non doveva assolutamente passare. L'autista, viste anche le tante persone che si trovavano sul mezzo, qualcuno anche con la fretta di dover arrivare in stazione per prendere treni o autobus extraurbani, ha cercato di risolvere il problema procedendo sull'itinerario stabilito e cercando di spiegare al passeggero problematico che si trovava a bordo di un autobus. Che lui evidentemente annebbiato dall'alcol aveva forse considerato come un taxi. Non c'è stato verso, l'uomo non ha mollato la presa e ha continuato a creare problemi. Per cui correttamente l'autista, anche per evitare che la situazione potesse in qualche modo degenerare, ha avvisato la centrale operativa. Che a sua volta ha immediatamente telefonato ai carabinieri. L'autobus è stato raggiunto alla fermata di corso Vittorio Emanuele. L'autista aveva già fatto scendere i passeggeri, come previsto nella gestione di casi complessi, ma a non voler mettere piedi a terra era proprio l'uomo che aveva creato la grana. Quando i carabinieri sono arrivati lui era ancora lì che non voleva muoversi. I carabinieri lo hanno convinto e lui ha detto di sentirsi male e di voler essere accompagnato in ospedale. Detto fatto è stata chiamata l'ambulanza del 118, viste anche le condizioni in cui l'uomo si trovava, ed è stato condotto al pronto soccorso. Intanto gli altri passeggeri hanno scontato, purtroppo per loro, il disservizio.