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Data: 12/06/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Pensione netta, il calcolo: quanto si viene a prendere rispetto allo stipendio Valutazione su tre elementi: l'età, la storia lavorativa e la retribuzione o il reddito

Nuovo servizio online: è possibile controllare i contributi che risultano versati


Calcolare la pensione netta a partire dallo stipendio o dal lordo. L'Inps ha attivato il servizio online "La mia pensione futura" che si basa su tre elementi fondamentali: età, storia lavorativa e retribuzione o reddito. Il servizio permette di simulare la propria futura pensione confrontando diversi scenari e consente di capire come incidono sull'assegno i diversi andamenti di retribuzione e le date di pensionamento, sia anticipate che posticipate. È possibile, inoltre, controllare i contributi che risultano versati, conoscere la data esatta in cui si matura il diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata, calcolare l'importo stimato della pensione, a prescindere dall'andamento dell'inflazione e ottenere una stima del rapporto fra la prima rata di pensione e l'ultimo stipendio.
CALCOLO PENSIONE Capire come si calcola la pensione netta a partire dallo stipendio è utile sia per valutare le prospettive di reddito personale a fine carriera, sia per considerare un'eventuale forma di previdenza integrativa, investendo magari in un fondo pensionistico. L'importo della pensione si ottiene moltiplicando il montante contributivo, ovvero la somma di tutti i contributi versati dal lavoratore nel corso della carriera lavorativa, per il coefficiente di trasformazione relativo all'età in cui si va in pensione, conteggiando anche le frazioni d'anno. Per stimare la propria pensione futura, bisogna conoscere alcune informazioni fondamentali per il calcolo: il montante contributivo, che corrisponde al numero di contributi versati nell'intera vita lavorativa, l'età della pensione (67 anni per la pensione di vecchiaia, 62/64 anni per Quota 102/103 o Ape Sociale, 58-60 anni per Opzione donna) e i coefficienti di trasformazione applicati al montante individuale in base all'età in cui si va in pensione. Ma quanto si prende di pensione rispetto allo stipendio? Il rapporto tra la prima pensione e l'ultimo stipendio si chiama tasso di sostituzione. Tale parametro si è ridotto negli ultimi decenni, con la riforma pensioni Dini e Fornero, penalizzando le nuove generazioni. In passato, con il sistema retributivo, la pensione poteva arrivare anche solo al 20% in meno dell'ultimo stipendio. Mentre le pensioni calcolate con il sistema contributivo possono arrivare al massimo al 70% dell'ultima retribuzione e solo accumulando molti più anni di contributi.
QUALCHE ESEMPIO In media, nel calcolo contributivo puro, con 40 anni di contributi si va a percepire un assegno pensionistico pari al 60% dell'ultimo stipendio, mentre con 30 anni di contributi l'assegno sarà pari al 48% della busta paga che, dunque, di fatto sarà dimezzata. Scendendo nel dettaglio, chi oggi guadagna 2.000 euro al mese prenderà una pensione che può andare dai 1.600 euro ai 1.000 euro circa, a seconda dei vari parametri che entrano in gioco nel calcolo definitivo dell'assegno. Ecco come calcolare la pensione netta: come per lo stipendio, per definire l'importo esatto della pensione netta, bisogna togliere dal lordo le tasse ovvero imposta Irpef in base allo scaglione di reddito e addizionali comunali e regionali, e aggiungere le eventuali detrazioni che spettano al lavoratore.
DATA DEL PENSIONAMENTO Grazie al nuovo servizio Inps "La mia pensione futura", si può stimare quando è possibile andare in pensione, utilizzando il servizio di calcolo pensione gratuito. Sul portale Inps si accede al simulatore dell'importo futuro della pensione rispetto allo stipendio. Per calcolare l'importo della pensione netta rispetto all'importo lordo del trattamento, bisogna applica la seguente formula: la pensione netta corrisponde alla pensione lorda meno l'Irpef dovuta più tutte le addizionali. A questa somma vanno sottratte le detrazioni Irpef spettanti. Si arriva così all'importo definitivo dell'assegno.

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